Non 620mila come aveva stimato un’associazione di consumatori un mese fa, bensì 90mila. Tante sono le auto blu, quelle della casta e del privilegio. Il ministro Renato Brunetta le ha contate e messe tutte in rete sul sito www.funzionepubblica.it divise per amministrazione e per categoria. Ci sono le blu blu, quelle delle alte cariche dello Stato, che sono circa 10mila, poi le 20mila blu e basta in dotazione ad alti ufficiali, dirigenti e burosauri di prima fascia, come li ha definiti lo stesso Brunetta. E infine le 60mila grigie in dotazione agli uffici per sopralluoghi, manutenzioni e altro. Continua a leggere
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Le auto blu sono “soltanto” 90mila,
Sui privilegi per le auto blu
ora il Senato fa retromarcia
Ha suscitato un acceso dibattito, anche su Stradafacendo, la questione dell’immunità delle patenti degli autisti di auto blu, con commenti anche piuttosto duri sui privilegi della Casta e dichiarazioni invece di solidarietà verso chi guida queste auto di servizio, autisti spesso tutori dell’ordine che devono garantire la sicurezza della personalità e la sua presenza più velocemente possibile in luoghi diversi d’Italia. Ora, come suggerito anche in un commento inviato da uno dei nostri lettori, il Senato si appresta a varare una doppia patente per chi guida le auto blu, così come già avviene per gli autisti di autobus e per i camionisti. Continua a leggere
Patente “senza punti” per le auto blu: voi cosa ne pensate?
Il nuovo Codice della strada al vaglio della commissione Lavori pubblici del Senato ha in serbo una novità clamorosa. Gli autisti delle auto blu non perderanno punti in caso di sanzioni. Ecco un nuovo nodo controverso, dopo la questione del casco obbligatorio per i ciclisti o l’emendamento “grappino”, voluto dal senatore leghista Gianpaolo Vallardi. Nella prima versione del testo si parlava di tutti gli “autisti addetti ad organi istituzionali”. Praticamente tutti, compresi quelli delle comunità montane o del piccolo comune di provincia. Il Senato ha corretto in autisti delle “alte cariche costituzionali” e poi dei presidenti di Regione, Provincia e dei Comuni capoluogo di provincia. In tutto 1.500 persone. Continua a leggere