L’inadeguatezza logistica costa all’Italia 56 miliardi di euro

Nel marzo 2006 il Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica,  approvò il Piano generale della logistica. Il governo guidato dal professor Romano Prodi preferì però mettere nel cassetto il documento programmatico e stanziare 15 milioni di euro (poco meno di 30 miliardi di vecchie lire!) per far predisporre un nuovo Piano della mobilità. Una montagna di denaro destinata a partorire, solo due anni dopo, un topolino: uno scarno documento con delle linee di indirizzo. Continua a leggere



È la logistica la cura più logica per i conti in rosso della sanità

Che lo vogliamo o no, anche il nostro Paese, nonostante l’oculata gestione del ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti abbia evitato ai cittadini interventi traumatici conseguenti alla crisi economica mondiale, si troverà a dover individuare  gli  interventi necessari a ridurre il deficit pubblico. In questi giorni abbiamo sentito le proposte più disparate: dalla diminuzione dei compensi per i parlamentari all’abolizione delle vetture di servizio. Addirittura sono stati ipotizzati interventi sulle pensioni o sui salari di alcune categorie. Ogni idea che consenta una visibilità sui media viene oggi utilizzata mettendo in ambascia intere categorie. E intanto continua a restare inspiegabile il  motivo per cui non si sopprimono, come da impegni elettorali assunti, Province o Comunità Montane. Continua a leggere



L’ex ministro ai Trasporti spese 15 milioni per 20 pagine di progetto

Ho potuto leggere, non senza stupore, le affermazioni dell’ex ministro dei trasporti Alessandro Bianchi. Ognuno è libero di trovare ogni giustificazione, anche la più fantasiosa possibile, per coprire i propri eventuali  insuccessi, ma mi pare che i ricordi dell’ex titolare del dicastero dei trasporti siano confusi e ricadano in una sorta di vittimismo che porta molti a vedere complotti politici che non esistono. Roba da vetero  comunismo. Continua a leggere



L’ex ministro Bianchi contro la Fai:
“Non voleva fare le riforme”

“Il mondo dell’autotrasporto? È una palude in cui gli interessi sono tanti e diversi, non ultimo quello sempre vivo di dare una spallata ai Governi non in linea. Chi si mette in testa di riformare il settore deve anche fare i conti con un consistente serbatoio di voti”. Parola dell’ex ministro (nel Governo Prodi II) ai Trasporti  Alessandro Bianchi che dalle colonne del quotidiano “Il Sole24Ore” è tornato a parlare dell’infuocato braccio di ferro con la categoria durante i mesi caldi dell’ultimo fermo dell’autotrasporto nel dicembre 2007.
Secondo l’ex ministro (ed ex-Pdci poi passato al Pd) proprio questa “palude”, con “imprese che rappresentano autotrasportatori singoli, con un camion per fare il servizio”, aggiunta a una frammentazione della categoria (“la Confindustria, ha un forte e chiaro referente nazionale, poi c’è il mondo cooperativo, un universo che ha un peso consistente, attento a dinamiche diverse…”) avrebbe ostacolato le trattative sfociate, a metà dicembre di tre anni fa, in un blocco che paralizzò l’Italia. Continua a leggere



Tra strade e parole, in un saggio
la comunicazione sulla sicurezza

Sarà presentato giovedì 15 aprile alla Camera dei Deputati il saggio Vite Sicure, viaggio tra strade e parole realizzato da Ilaria Guidantoni. Il saggio – con il patrocinio Aci, Anita, Assosegnaletica e Centro Studi per la sicurezza stradale 3M – racconta il viaggio degli ultimi 10 anni della comunicazione che ruota intorno al tema della sicurezza stradale. Strade di carta, per contribuire a migliorare l’efficacia delle strade vere e proprie, quelle d’asfalto. Continua a leggere