Tre mesi vissuti guidando, caricando e scaricando il camion, rimettendosi al volante senza praticamente fermarsi quasi mai, concedendosi giusto le pause per mangiare, dormire, andare in bagno, lavarsi… Tre mesi di vita trascorsi praticamente quasi sempre fra cabina di guida e piazzali di carico e scarico, da “moderno schiavo” come l’hanno definita gli agenti della Polstrada che hanno scoperto l’incredibile storia. Continua a leggere
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Strana Italia: perde risorse “sicure” in Europa per la Tav per cercarne di “rischiose” in Cina…
“Rischiamo di perdere risorse europee per la Tav ma andiamo a cercarne in Cina per altre opere. È paradossale ed è altrettanto assurdo che, mentre l’Unione europea sta mettendo in discussione l’assetto della portualità italiana rispetto al complesso tema degli aiuti di Stato, si impedisca a una nazione di investire nelle proprie infrastrutture consentendo invece di farlo a un’altra nazione”. Ad affermarlo è il presidente di Federlogistica-Conftrasporto Luigi Merlo, che rispondendo agli strenui sostenitori dell’adesione ‘tout court’ dell’Italia al progetto per la Via della seta ha aggiunto anche che “ giustificare il teorico traffico marittimo crescente da e per il Far Est per motivare l’adesione dell’Italia alla Via della Seta è una pericolosissima semplificazione, a tratti una vera e propria mistificazione. Continua a leggere
Brennero sempre più vietato ai Tir italiani. Conftrasporto: “Il Governo non può stare zitto”
L’Austria ha deciso ridurre ulteriormente nel 2° semestre 2019 il “dosaggio” dei Tir al Brennero? L’Italia non può stare a guardare (e a pagarne le pesantissime conseguenze economiche) e deve intervenire immediatamente, pretendendo, tramite il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli la cessazione del contingentamento dei Tir alla frontiera con la Germania. A chiederlo sono i rappresentanti di Conftrasporto-Confcommercio che denunciano come la misura decisa dall’Austria abbia “come unico scopo, quello di penalizzare gli autotrasportatori italiani”. Continua a leggere
Italia invasa da merci sottocosto cinesi? Senza la Tav la Via della Seta sarà solo un pericolo
Una montagna di merci prodotte a basso prezzo in Cina potrebbe approdare in futuro nei porti italiani per poi raggiungere l’Europa, attraverso le “nuove vie della seta”. Una prospettiva che, se non dovessero mutare le condizioni attuale, rischia solo di danneggiare il mercato italiano. Il perché è presto detto: il Brennero ha deciso di limitare i passaggi dei mezzi pesanti; la linea verso la Francia per Ventimiglia è limitata dal ponte di Genova; il tunnel del Bianco paventa la chiusura per due anni e il Frejus attua il transito alternato per manutenzione. La conclusione è che se non riusciranno a raggiungere i mercati europei i prodotti “made in China” qui resteranno. Continua a leggere
Economia italiana minacciata dalla Via della seta se non sapremo controllarne le conseguenze
“La Via della seta è una sfida che, se non controllata nel modo adeguato, rischia di essere un’azione commerciale che può portare dei danni notevoli all’economia nazionale”. A dirlo è Paolo Uggè, vice presidente di Conftrasporto, che intervenendo a Napoli al convegno sulla logistica organizzato da Confcommercio Conftrasporto ha spiegato che che i danni potrebbero essere diversi. Continua a leggere
La via della Seta preoccupa. Confcommercio e Conftrasporto scrivono a Conte e Toninelli
Prendete dei precedenti “non esattamente confortanti”; dei dati che indicano “una possibile crescita dei traffici per l’Italia destinata a non superare un modesto 2 per cento”; aggiungete le preoccupazioni per il “fatto che l’industria cinese è considerata non esente da rischi di contraffazione dei prodotti o conformità agli standard produttivi internazionali” ed ecco spiegato l’invito alla massima prudenza che i presidenti di Confcommercio e Conftrasporto, Carlo Sangalli e Fabrizio Palenzona, hanno inviato al Governo sul “caso via della Seta” . Continua a leggere
Consegne merci notturne? Il camion mette il “silenziatore” e il sonno è assicurato
La notte è fatta per dormire, meglio se di un sonno profondo, non disturbato o peggio ancora interrotto da rumori provenienti dalla strada, magari dal sordo rumore del motore diesel di un camion che si è fermato proprio sotto la finestra della stanza da letto per scaricare le merci. Contribuire a garantire il miglior riposo a chi sotto casa ha attività che “lavorano” anche di notte è l’ultima “missione” di Scania che ha deciso di sperimentare consegne notturne silenziose utilizzando veicoli ibridi. Continua a leggere
Mini Tav, per Conftrasporto si può fare. “Ma come punto di partenza e con un arrivo preciso”
La mini-Tav? Può essere un punto di partenza ma a patto che ci siano precise garanzie per il futuro”. Così il vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto Paolo Uggè ha commentato l’ipotesi, annunciata dal sviceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi, di una soluzione che possa far risparmiare almeno 1,5 miliardi di euro lasciando intatto il tunnel di base da 57,5 chilometri tra Saint-Jean de Maurienne in Francia e Susa-Bussoleno in Italia eliminando invece la galleria tra Avigliana e Orbassano. Continua a leggere
Transpotec “consegna” le richieste fatte dai trasportatori direttamente all’Europarlamento
Ci sono manifestazioni che “servono” a far incrociare le strade della politica e del mondo del lavoro, favorendo un dialogo indispensabile per chi guida il Paese, per comprendere i reali problemi con cui si devono confrontare ogni giorno le imprese nelle proprie attività, per capire come aiutarle concretamente e aiutare così l’intero “sistema Paese”. Il Transpotec 2019 di Verona si è dimostrato e si sta dimostrando un importante “crocevia” per questo scambio di informazioni fra mondo istituzionale e settore dell’autotrasporto, come testimonia l’incontro avvenuto fra l’onorevole Angelo Ciocca, parlamentare europeo del Nord Ovest eletto nelle file della Lega, e una delegazione di Fai Conftrasporto guidata dal presidente Paolo Uggè affiancato dal segretario generale della Fai Andrea Manfron e da Stefano Spennati, funzionario di Confcommercio che segue le politiche dei trasporti a Bruxelles. Continua a leggere
Tav congelata, scelta da brividi. Uggè:” L’export trascina l’Italia, vogliamo davvero fermarlo?”
“Spiace vedere che la Tav sia stata nei fatti “congelata” per evidenti necessità elettorali di maggio. Come purtroppo spesso accade, la politica si impadronisce di un tema e ne fa una sua bandiera (che si fa fatica ad ammainare, dopo) e utilizza, poi, strumenti tecnici per scaricare su terzi la scelta politica. Peccato, perché la Tav non può e non deve essere ridotta a una questione politica”. Con queste parole il vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio Paolo Uggè ha commentato da Verona, dove si trova per il Salone di trasporti e della logistica Transpotec, le ultime decisioni del Governo sulla nuova linea ferroviaria Torino Lione. Continua a leggere
Viaggio nell’Italia che non riesce a viaggiare: al Transpotec Armando Siri incontra Conftrasporto
Una lunga chiacchierata per farsi raccontare, da chi rappresenta decine di migliaia di lavoratori che ogni giorno svolgono la propria attività lungo le strade e autostrade, i punti critici della viabilità italiana, i problemi infrastrutturali, ma anche i pericoli che corrono sull’asfalto e per farsi suggerire possibili soluzioni. La chiacchierata è quella avvenuta fra il vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto Paolo Uggè e il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Armando Siri, graditissimo ospite allo stand di Fai-Conftrasporto al Transpotec di Verona, e i temi trattati quelli più caldi in materia di collegamenti stradali e ferroviari, di “connessioni” del Paese: il collegamento attraverso Ventimiglia con l’ovest europeo rallentato drammaticamente dal crollo del ponte Morandi di Genova; Continua a leggere
Senza incentivi per sostituire i tir più vecchi e inquinanti l’Italia sarà “fuori dall’Europa”
“Novantunomila veicoli Euro 0; 59mila Euro 1; 102 mila Euro 2; 166mila Euro 3…. Con una flotta di tir in circolazione in Italia così vecchia e inquinante è impossibile che i nostri vettori possano adeguarsi alla recenti normative comunitarie in materia ambientale che prevedono la riduzione del 15 per cento delle emissioni inquinanti entro il 2025 e del 30 per cento entro il 2030, rispetto ai livelli del 2018. Chiediamo quindi, ancora una volta, al Governo di adottare politiche di concreto sostegno per il rinnovo del parco circolante italiano, con la rottamazione dei vecchi automezzi inquinanti, verso i nuovi modelli di autoveicoli ecologici, dotati inoltre dei più moderni sistemi di sicurezza stradale, quali per esempio la frenata assistita (sistema di sicurezza attiva che riduce il rischio di tamponamento) e l’anti-svio (sistema di avvertimento di abbandono involontario di corsia). Continua a leggere
Confcommercio e Conftrasporto ricevute da Toninelli: “Basta divieti ai Tir sulle Alpi”
Il contingentamento degli automezzi lungo l’arco alpino, con il pretesto di voler preservare l’ambiente che invece andrebbe salvaguardato attraverso politiche di incentivi per l’utilizzo di veicoli più moderni, va fermato. Il Governo intervenga per contrastare le misure restrittive adottate da Austria, Francia e Svizzera nei confronti dei Tir lungo l’arco alpino, penalizzanti sia per l’economia italiana sia per le imprese di trasporto. Continua a leggere
Tav, la Francia esige una risposta dall’Italia: “Prenda una decisione o addio finanziamenti”
“Il governo italiano deve prendere una decisione ora sulla costruzione del tunnel ferroviario della Tav Torino-Lione. La Francia ha chiaramente rispettato il tempo chiesto da nostri partner italiani, ma oggi diciamo noi agli italiani, altrettanto chiaramente, che questa decisione deve arrivare perché in ballo ci sono finanziamenti europei e se non vogliamo perderli”. Continua a leggere
“Salvini dica cosa vuol fare sulla Tav. Se sarà ancora ambiguo lo considereremo un no”
Il Movimento 5 Stelle è ormai un partito allo sbando che cerca inutilmente di ricompattarsi con lo stop alla Torino – Lione senza se e senza ma. A questo punto tocca a Salvini decidere il futuro dell’Alta Velocità in Italia. Fino a oggi è stato ambiguo, ma ora deve prendere una decisione chiara e definitiva. Se non verrà calendarizzato alla Camera il voto immediato della mozione sulla ripresa dei lavori della Tav, chiesto dal Pd, sarà evidente che anche la Lega è contraria all’opera”. Continua a leggere