“Proporre di tassare solo i veicoli stranieri che attraversano il proprio territorio, come proposto dalla Francia, è destinato a restare solo un esercizio di fantasia. È una proposta irrealizzabile, perché incompatibile con le norme europee. Chiunque oggi voglia proporre nuove possibili “regole del gioco” per il proprio Paese deve prima tenere conto del fatto che siamo in una Comunità europea e che occorre fare i conti, se si vogliono evitare delle figuracce, con le regole che l’Europa si è data. E questo vale anche per alcune fantasiose proposte recentemente avanzate da un’associazione di autotrasporto italiana”. Così il presidente nazionale di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, ha commentato l’annuncio di un possibile bollo a pagamento per i tir stranieri che attraversano la Francia. Continua a leggere
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Treni fermi e aerei a terra, Germania in tilt per gli scioperi dei trasporti a catena
È un periodo decisamente difficile per chi deve viaggiare in Germania. Nel fine settimana, infatti, lo sciopero dei macchinisti dei treni ha mandato in tilt l’intero sistema di trasporto su ferro. La protesta ha coinvolto i treni interregionali, regionali e urbani della Deutsche Bahn ed è finita alle 4 di lunedì mattina. Nelle stesse ore è iniziato però il fermo dei piloti Lufthansa. Dalla terra ai cieli, gli scioperi stanno mettendo in ginocchio i trasporti tedeschi. Continua a leggere
Fanno sesso nell’auto della polizia, in carcere una coppia di amanti focosi
Fare sesso in auto è una pratica decisamente diffusa. Si deve però fare molta attenzione all’auto che si sceglie. La 29enne Heather e il 33enne Travis per esempio sono finiti in carcere perché sorpresi in teneri atteggiamenti sui sedili posteriori di un’auto della polizia. La loro macchina del resto era sotto sequestro. I poliziotti li avevano fermati a Gillett, nel Wisconsin, poiché il conducente era sotto l’effetto di alcol. I focosi amanti hanno pensato così di trasformare in alcova l’auto della polizia che li stava portando alla centrale per accertamenti. Continua a leggere
Ministro Padoan faccia due conti e vedrà che, sull’autotrasporto, non tornano…
Il ministro dell’Economia ha provato a fare questi conti? È la domanda, provocatoria, che Conftrasporto e Confcommercio hanno deciso di rivolgere, attraverso una pagina pubblicata sul quotidiano “Il Giornale” nell’edizione di venerdì 10 ottobre, al ministro Pier Carlo Padoan e, più in generale al Governo. Di quali conti si tratta e perché il ministro dovrebbero provare a farli? Subito spiegato: i conti sono quelli relativi agli introiti (ridicoli) e alle perdite (devastanti) che deriverebbero dalle manovra che il Governo sembra ormai decisissimo a varare in materia di aumento delle accise sul gasolio (già definiti a partire da gennaio) e di tagli al rimborso sulle accise. Continua a leggere
Autotrasporto: l’Europa è un mercato unico ma le regole sono molto diverse
Cabotaggio, ovvero il servizio di trasporto da parte di un’impresa nazionale in un altro Stato; futuro della professione dei lavoratori mobili, impiegati nelle imprese di autotrasporto; rilancio dell’intermodalità, spostando sempre più carichi che possano utilizzare diverse strade, dall’asfalto alla rotaia, dal mare al cielo. Sono i temi sui quali una delegazione di Conftrasporto – Confcommercio ha voluto sensibilizzare i parlamentari italiani presenti nella Commissione trasporti del Parlamento europeo nel corso dell’incontro avvenuto nei giorni scorsi a Bruxelles. Continua a leggere
Niente sciopero dei Tir in Francia, ecotaxe sospesa a tempo indeterminato
Gli autotrasportatori francesi hanno vinto. Di fronte alla minaccia dello sciopero (clicca qui per ulteriori dettagli), il governo transalpino ha infatti deciso di sospendere a tempo indeterminato l’ecotaxe, il pedaggio che dal 1° gennaio 2015 sarebbe stato imposto ai veicoli pesanti su 4.000 chilometri di strade. Continua a leggere
Sciopero dei Tir in Francia: dal 13 ottobre semaforo verde per le proteste
Gli autotrasportatori francesi dissotterrano l’ascia di guerra e scendono sul sentiero di guerra. I rappresentanti delle principali associazioni degli autotrasportatori transalpini, Fntr, Tlf, Csd e Unostra hanno infatti confermato la mobilitazione, già annunciata il 2 ottobre, in programma lunedì 13 ottobre per protestare contro l’ecotaxe, il nuovo pedaggio che dal 1° gennaio 2015 sarà imposto ai veicoli pesanti su 4000 chilometri di strade. Continua a leggere
Autostrade gratis per le moto, in Polonia ci stanno pensando. E in Italia?
Premiare chi si muove sulle strade senza creare traffico. Un assioma che tutti possono condividere. Ma in Polonia stanno addirittura pensando a qualcosa di rivoluzionario, ossia non fare pagare il pedaggio alle moto. Il governo sta studiando la possibilità di trasformare in legge quest’idea. Il motivo sarebbe quello di garantire ai motociclisti la possibilità di utilizzare liberamente strade più sicure e veloci. Gli incidenti stradali con protagonisti i motociclisti sono infatti sovente i più drammatici. Continua a leggere
Non paghi la rata dell’automobile? C’è un dispositivo che può bloccare il motore
L’auto si acquista a rate, come la casa. Il motivo? Perché si possono ottenere finanziamenti a tasso agevolato, perché l’auto si svaluta subito e sarebbe sbagliato pagare tutto di tasca propria alla consegna. Il problema è che poi le rate si devono pagare tutti i mesi e in momenti di crisi c’è chi diciamo “si dimentica delle scadenze”. Negli Stati Uniti si tratta di un fenomeno frequentissimo. Anche perché il 25 per cento dei prestiti per acquistare un’automobile viene concesso a cittadini con scarsa affidabilità finanziaria, creando un grande buco economico. Continua a leggere
Autotrasporto in fuga dall’Italia, il Gruppo Arcese pronto a licenziare 120 autisti
“In Italia non si può più lavorare, se non si trova una soluzione sono pronto a smantellare tutto quello che ho in Italia. Non sarà un processo veloce, ne tantomeno indolore, ma lo farò”. Così parlò Eleuterio Arcese, presidente di Anita, nel 2009. Ora quelle parole, che cinque anni fa erano suonate come un drammatico Sos lanciato al Governo italiano (ma anche ai sindacati) perché facessero qualcosa per fermare la fuga di imprese di autotrasporto all’estero, risuonano come una fosca previsione destinata ad avverarsi. L’ultima conferma arriva dalla decisione comunicata dall’azienda di chiudere i piazzali di Rivalta (in provincia di Torino), Corbetta (nel milanese, dove lavorano quasi tutti autisti trasferiti negli anni scorsi da Torino) e Rovereto (Trento) licenziando 120 dei 180 autisti. Un taglio che ha spinto i lavoratori a dichiarare lo sciopero. Continua a leggere
Tir in fuga verso i distributori stranieri: così lo Stato perderà 300 milioni di euro
Dopo la controversa sentenza della Corte di giustizia europea che non ha chiuso il caso costi minimi per la sicurezza del trasporto merci, un’ulteriore decisione che non calmerà certo gli animi del mondo dell’autotrasporto si è palesata con il decreto Sblocca Italia. Ben 58 milioni di euro sono infatti stati sottratti dalle risorse destinate al settore e a questo intervento si aggiungerà, dal 1 gennaio 2015, il taglio del 15 per cento sul rimborso dell’accisa per il gasolio che sarà, per di più, incrementata ulteriormente di due centesimi. Decisioni che, da sole, porteranno un incremento medio annuo di 921 euro per automezzo. Considerando invece i mezzi di portata superiore alle 26 tonnellate, l’aumento arriverà a 1500 euro circa mentre l’innalzamento dell’accisa di due centesimi porterà a oltre 2mila euro l’anno il maggior costo che graverà su ogni singolo automezzo. Continua a leggere
Accise sul gasolio, il Governo fa come quel marito che per punire la moglie si evira…
C’è un vecchio modo di dire, in uso da decenni in tutta Italia, che viene puntualmente ripescato per dimostrare quanto possa essere sciocca una persona quando, per fare un dispetto a una persona, provoca un danno ben maggiore a se stesso. Il detto racconta di un marito che, arrabbiatissimo con la moglie bisbetica, per farle dispetto, decide di tagliarsi gli “attributi”. Una storiella che molti camionisti hanno deciso di utilizzare per raccontare come il Governo italiano, disperatamente a caccia di liquidità per coprire i buchi in bilancio, con i tagli sui rimborsi delle accise sul gasolio stia in realtà lanciando un pericolosissimo boomerang. O, se preferite, come racconta la storiella, si stia tagliando gli attributi. Continua a leggere
Costi minimi per la sicurezza dei trasporti: dopo la sentenza europea cosa accadrà?
Dopo la sentenza della Corte di giustizia europea, secondo la quale i costi minimi di esercizio determinati dall’Osservatorio dell’autotrasporto non sono compatibili con le norme del trattato dell’Unione europea sulla concorrenza, le norme volute dal Parlamento italiano in materia che fine faranno? È questa la domanda che circola tra gli operatori della categoria. Sono da ritenersi eliminate, come sostiene qualcuno, oppure restano in vigore, considerato che la Corte si è pronunciata su una fattispecie che ormai non esiste più? Già, perché l’Osservatorio della Consulta generale dell’autotrasporto e della logistica ha determinato i costi fino al 2012, quando l’incarico è stato assegnato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al quale la Corte europea non fa il minimo accenno e per il quale esiste invece, principio già riconosciuto, la possibilità di derogare, per motivi d’interesse pubblico, alle norme sulla concorrenza. Continua a leggere
In Francia via i controllori dai treni regionali. Ma i sindacati non ci stanno
La Francia elimina i controllori dai treni regionali. L’annuncio della Sncf, l’azienda ferroviaria francese, ha immediatamente sollevato polemiche tra i sindacati. Per l’azienda, grazie alla nuova tecnologia Eas di cui sono dotati i nuovi treni Ter, con un sistema di videosorveglianza e di chiusura automatica delle porte, i compiti dei controllori dei biglietti sono diventati superflui, e potrebbero essere sostituiti da uomini “tuttofare”. Continua a leggere
Costi minimi per i trasporti, la committenza farebbe bene a rileggere la sentenza…
La sentenza emessa dalla Corte di giustizia europea in materia di costi minimi non rappresenta affatto un pronunciamento negativo per le ragioni degli autotrasportatori come invece sostenuto in diversi comunicati diffusi dalla committenza. Ad affermarlo è l’avvocato Ivan Di Costa che in un intervento pubblicato sul sito www.conftrasporto.it sottolinea, tra l’altro, come “resti salvo il diritto degli autotrasportatori a ottenere il differenziale sul costo minimo in riferimento alle tabelle pubblicate dal Ministero dal luglio 2012 in avanti, sulla cui legittimità nessuna contestazione può essere, pertanto, formulata” e come la sentenza “confermi la correttezza e la bontà del principio secondo cui la sicurezza stradale è un obiettivo d’indubbia preminenza nella gerarchia dei valori comunitari, il quale può da solo giustificare una compressione della libertà contrattuale delle parti”. Ecco il testo integrale. Continua a leggere