Al ministro della sanità non interessa chi trasforma i farmaci in potenziali veleni?

Risulta difficile non restare sgomenti, oltre che fortemente delusi, nel leggere del tentativo di introdurre il divieto del fumo non solo nelle scuole, ma anche a bordo di un’auto. E difficile, se non addirittura impossibile, risulta  pensare che questo non sia pura e inutile demagogia. Si è tanto discusso sull’esigenza che il Governo debba assumere, senza perdite di tempo, decisioni che impattino in modo concreto con la vita dei cittadini. Alcune, assolutamente lodevoli, sono state inserite in provvedimenti già approvati e Conftrasporto non ha esitato a darne atto. Applaudendo, per esempio, il decreto “del fare”, con diverse disposizioni che vanno nella giusta direzione. Direzione tanto giusta quanto diametralmente opposta alla politica degli annunci inutili. Come quello del divieto di fumare in auto. Ma in direzione sbagliata viaggia anche chi, primo fra tutti il ministro della sanità, ha colpevolmente ignorato per settimane un fenomeno che potrebbe fare danni ben più seri di quelli del fumo di una sigaretta. Continua a leggere



Farmaci trasportati irregolarmente? A Brescia lasciati sotto il sole sull’asfalto

Lo scandalo dei farmaci trasportati senza rispettare le norme che garantiscono l’integrità dei medicinali stessi, e di conseguenza la salute dei cittadini, con regole ferree in particolare per quanto riguarda le temperature che i mezzi di trasporto devono garantire affinché il prodotto non solo rischi di perdere efficacia, ma possa addirittura diventare pericoloso per la salute, potrebbe far registrare un nuovo caso. Dopo la denuncia fatta dai responsabili della Fai siciliana che nelle settimane scorse hanno addirittura documentato, scattando una fotografia, il trasporto di medicinali nel bagagliaio di una normalissima auto, una nuova segnalazione arriva da Brescia, e ancora una volta per opera di una rappresentante della Fai: Giuseppina Mussetola, segretario provinciale della Federazione autotrasportatori italiani. Continua a leggere



Basta un telefonino per “denunciare” i pirati della strada. Come questo camionista

Poteva essere una strage, causata da un comportamento folle. Nel video, girato da un automobilista che ha segnalato il fatto a Fai Conftrasporto, si vede un camion che ad alta velocità supera un’utilitaria. Lo fa in un tratto di doppia riga continua e in prossimità di una curva. Il video è stato girato martedì 30 luglio intorno alle 8.30-8.45 sulla statale Goitese, la strada che collega Mantova e Brescia (Clicca qui per vedere il video). Chissà se potrà aiutare gli inquirenti a rintracciare il camionista al volante. Di certo questo filmato è la conferma che, grazie alle nuove tecnologie, basta pochissimo a “denunciare” (con tanto di prova filmata)  i delinquenti della strada. Continua a leggere



Quattro milioni di veicoli non assicurati. E a pagarne le spese sono gli onesti

“Sulle strade italiane circolano oggi circa 4 milioni di veicoli senza assicurazione (in pratica una  su otto) e il numero è in costante crescita. L’avvio di un’iniziativa comune tra Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni e antitrust è un primo passo concreto nel contrasto agli illeciti che costano 2 miliardi di euro alle compagnie, con conseguenti aggravi di spesa per gli automobilisti onesti”. Ad affermarlo è il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, alla luce della relazione annuale dell’Ivassche sottolinea quanto le tariffe rc-auto siano ancora alte e ingiuste. “Aci sollecita da tempo le istituzioni a muoversi”, ha aggiunto il presidente Sticchi Damiani, e abbiamo anche presentato al Governo e al Parlamento un progetto di legge con quattro articoli in grado ridurre il prezzo della rc-auto fino al 40 per cento, favorendo così una ripresa del mercato automobilistico e motociclistico ormai in crisi strutturale”. Continua a leggere



Trappole stradali, gli autotrasportatori “accusano” il sottopasso di Cervignano

Un sottopasso di Cervignano, comune friulano in provincia di Udine, è diventato tristemente famoso tra gli autotrasportatori. Chi passa da via Gorizia sa infatti che potrebbe toccare con il cassone. E ora il Comune è sotto accusa. “È quasi un anno che aspetto una risposta dal Comune”, spiega Thomas Guarino, titolare della ditta Tiessetech srl, con sede a Gradisca d’Isonzo, “purtroppo, fino a oggi, nessuno ha fatto ancora nulla. A questo punto, se il problema non viene risolto in tempi rapidi, saremo costretti a girare le nostre richieste in altre sedi. Continua a leggere



Farmaci pericolosi: in Sicilia vengono trasportati da abusivi senza controlli

“In Sicilia gli abusivi del trasporto mettono a rischio l’integrità del farmaco e quindi la salute dei cittadini. Sono molti ancora oggi i trasportatori improvvisati che muovono farmaci con auto o con furgoni di fortuna (come testimoniato dalla fotografia scattata da un associato della Fai Conftrasporto siciliana), fregandosene delle ferree norme che regolano la termoregolazione dei mezzi”. A lanciare l’allarme è Giovanni Agrillo, vice presidente nazionale di Fai-Conftrasporto, nonchè presidente della delegazione siciliana. Continua a leggere



Ecco la prova: l’Italia assume camionisti dell’Est a 380 euro di stipendio al mese

L’intestazione, in cima alla pagina a sinistra, recita Pracovnà Zmluva.  E più sotto  c’è scrittala parola zamestnavatel,  seguita  da altri termini incomprensibili come sidlo, zastupena… Fortunatamente a destra, c’è la traduzione in italiano che spiega come quel foglio sia un contratto di lavoro e come le scritte sotto l’intestazione indichino il datore di lavoro, la sede, l’amministratore che la rappresenta… Pochi fogli di un contratto di lavoro, redatto in duplice lingua e sottoscritto in lingua ceca da un’impresa di autotrasporto italiana. Una copia del contratto (spedita alla redazione di Stradafacendo da un lettore “allarmato per il fenomeno dei camionisti dell’Est presi in affitto da imprese italiane”, fenomeno denunciato proprio dal superblog del Tg Com 24 nell’articolo “Camionisti in affitto dai Paesi dell’Est, la bomba che farà esplodere le pensioni” (cliccate qui per leggere l’articolo) che nella prima pagina, a metà della colonna di destra,  specifica  che “il datore di lavoro assume il dipendente nella posizione autista di camion nell’ambito di servizi di trasporti stradali  nazionali e internazionali  con mansioni: guida di autoveicolo da trasporto merci,lavori di manovalanza relativi al carico e scarico merci, collaborazione e assistenza alle pratiche doganali e spedizioni di merci”. Fin qui nulla di strano. Continua a leggere



La mafia in Emilia-Romagna esiste, eccome. E viaggia anche sui camion

L’Emilia-Romagna non è terra di mafia ma la mafia c’è e rischia di colonizzare la regione. Si apre con queste parole il recentissimo Rapporto sulla mafia in Emilia-Romagna realizzato dalla Fondazione Antonino Caponnetto. Un rapporto che è un pesantissimo atto d’accusa secondo il quale ammonterebbe a circa 20 miliardi di euro il fatturato prodotto dai ben 49 clan che avrebbero messo radici nella regione finita nel mirino di 26 famiglie della ‘ndrangheta calabrese, di 13 legate alla camorra, di 7 di “cosa nostra”, di 3 alla sacra corona unita. Una mappa della criminalità organizzata “drammatica”, come ha detto Roberto Scalia, già membro della Dia e consigliere della fondazione intitolata all’ideatore del pool antimafia di Palermo, e che tocca diversi settori: dall’edilizia, ai pubblici esercizi fino all’autotrasporto. Continua a leggere



Vergogna Sicilia: a un anno dal crollo la ferrovia Caltagirone – Gela è ancora ferma

Ricordate il crollo della nona e decima arcata del viadotto al km 326+600 della linea ferroviaria Caltagirone – Gela  avvenuto nel maggio del 2011?   La notizia rimbalzò rapidamente su tutti i notiziari regionali, con filmati e foto che ritraevano il binario sospeso nel vuoto. Si scrisse e si raccontò di una  tragedia sfiorata, dei 45 chilometri di linea ferroviaria messi fuori esercizio… Poi più nulla. I riflettori si sono subito spenti con la stessa rapidità impiegata dalle macerie a cadere al suolo e a più di un anno di distanza il risultato è che la linea è ancora interrotta, e per precauzione lo è anche la strada provinciale 39 che passa sotto una delle arcate del viadotto. Continua a leggere



Impresa di autotrasporti frodava il fisco per lavorare a prezzi stracciati

Una montagna di fatture false, emesse per ottenere enormi crediti fiscali e poter così proporre prezzi molto più bassi rispetto a quelli della concorrenza. Così Riccardo Trusendi, imprenditore spezzino di 67 anni, avrebbe costruito un vero e proprio impero dei trasporti e della logistica che dà da lavoro a circa 700 dipendenti sparsi per tutto il nord Italia. Un’accusa pesantissima quella formulata  dagli agenti della Guardia di Finanza della Spezia che guardando con la lente d’ingrandimento i documenti dell’azienda hanno ricostruito una presunta truffa da decine di milioni di euro che ha portato all’arresto di sei persone e al  sequestro preventivo di beni riconducibili al titolare dell’ azienda spezzina (un centinaio di motrici, rimorchi, auto e furgoni, ma anche terreni e immobili, tra i quali un appartamento a Venezia) per circa 13 milioni di euro. Continua a leggere



Confcommercio: “Sette interventi per far accelerare strutture, trasporti, logistica”

Aprire un dibattito articolato sul tema della mobilità; elaborare un Piano integrato della mobilità con invarianti nei passaggi chiave; accelerare la riforma dei porti e degli interporti e i processi operativi collegati; migliorare l’accessibilità territoriale e la connettività delle reti prioritariamente nelle grandi aree urbane; definire la piena liberalizzazione del trasporto ferroviario; attivare politiche per la evoluzione logistica dell’autotrasporto; concertare un Patto nazionale per la mobilità urbana. Sono questi i sette interventi concreti necessari per sciogliere i troppi nodi che impediscono all’Italia di competere. A indicarli è stato il vicepresidente nazionale di Confcommercio-Imprese per l’Italia, Paolo Uggè, aprendo… Continua a leggere



Taxi, che disastro! A Roma i peggiori, con percorsi allungati, tariffe gonfiate…

Il taxista perde il pelo, ma non il vizio. Deviazioni lunghe (fino al 213 per cento dei chilometri in più rispetto al percorso più diretto) e costose, limiti di velocità non rispettati (fino a 42 chilometri all’ora in più in città), incroci superati nonostante il semaforo fosse rosso, guida aggressiva e imprecazioni contro il traffico, e perfino lamentele nei confronti dei clienti “colpevoli” di indicare una meta troppo vicina… È questo il quadro, tutt’altro che confortante, che emerge dall’analisi dell’ispezione dei servizi di taxi di 22 grandi città europee, realizzata dagli Automobile Club europei nell’ambito del programma internazionale EuroTest. Nessuna tra le città oggetto di test ha ricevuto il punteggio di “ottimo”. Continua a leggere



Incidenti gravi: si deve controllare anche la committenza. Ma non avviene

In caso d’incidenti stradali oggi la legge impone alle forze dell’ordine di non controllare solo i mezzi e i conducenti coinvolti, ma tutta la filiera del trasporto, a partire dai committenti.  Ma i controlli avvengono raramente, come denuncia Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto. Clicca qui per vedere il video.

L’Aifvs di Aversa: “Qui i passeggeri in moto viaggiano quasi tutti senza casco”

Sicurezza stradale all’anno zero per l’Associazione italiana familiari vittime della strada (Aifvs) che dopo l’ennesimo incidente mortale avvenuto sulle strade di Aversa, in provincia di Caserta, chiede l’intervento delle forze dell’ordine. Con un nota trasmessa a polizia municipale, carabinieri, polizia della strada e guardia di finanza Biagio Ciaramella, rappresentante dell’Aifvs, invita infatti a riflettere sulla necessità d’imporre l’uso del casco non solo a chi guida un motociclo ma anche ai passseggeri che spessissimo, sulle strade di Aversa, ne sono sprovvisti. Continua a leggere



I camionisti che si riposano a Berceto chiedono un’area di sosta con i bagni

Buongiorno, voglio segnalare un’abitudine ormai consueta nel periodo estivo che riguarda gli autotrasportatori in transito sulla A15 Parma-La Spezia in “fuga” dal caldo soffocante e opprimente dell’estate padana. Siamo all’uscita dallo svincolo autostradale di Berceto rinomata e tranquilla località dell’appennino parmense posta a circa 800 metri sul livello del mare, dove l’afa concede un po di tregua e le temperature serali consentono un gradevole riposo agli autisti. Purtroppo le condizioni non sono ottimali, poiché viene sfruttato un piazzale precario e insufficiente oltre a un deposito di materiale edile, il tutto in assenza di servizi igienici pubblici e  con vicino un rinomato ristorante  (è stato premiato anche alla trasmissione La prova del Cuoco avendo vinto diverse puntate) che non pratica prezzi alla portata delle tasche di molti conducenti… Continua a leggere