Che senso ha aprire un cantiere stradale lungo centinaia di metri con decine di punti su cui intervenire e metterci un solo operaio o due a lavorare (ma in alcuni momenti della giornata addirittura nessuno…)? Un cantiere stradale dovrebbe essere aperto e chiuso nel minor tempo possibile, mettendoci tutti gli operai necessari perché questo avvenga, perché moltiplicare i giorni di “apertura” può avere solo conseguenze negative creando code e e inquinamento: chi gestisce i cantieri queste cose, comprensibili a chiunque, non le capisce? Oppure ci sono altre spiegazioni? Continua a leggere
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Sblocca cantieri, il ritorno al massimo ribasso farà salire al massimo l’occupazione abusiva?
Il ritorno al sistema del massimo ribasso previsto dal decreto Sblocca cantieri è preoccupante perché non solo rischia di non produrre un’accelerazione della realizzazione delle opere ma solo dell’affidamento, ma soprattutto perchè in assenza di un efficiente meccanismo anti-turbativa presenta rischi per la fase realizzativa e la qualita’ dell’occupazione, con possibilita’ di alimentare dumping contrattuale e favorire accordi di cartello, in assenza di un efficiente meccanismo anti-turbativa”. Ad affermarlo sono stati gli esponenti dell’Alleanza delle Cooperative nel corso dell’audizione sul decreto sblocca cantieri davanti alle Commissioni riunite Lavori pubblici, comunicazioni e Territorio, ambiente beni ambientali del Senato. Continua a leggere
Il decreto sblocca cantieri? “Belle parole ma nei fatti non migliora le regole sugli appalti”
Sblocca-cantieri di nome ma non di fatto. A bocciare il decreto legge, affermando come “al di la dell’enfasi nominalistica, non sciolga i nodi sulla regolamentazione della materia, limitandosi ad interventi mirati, non sempre idonei a conferire un nuovo e più appropriato assetto alla disciplina degli appalti”, sono stati gli esponenti di Cna ascoltati in audizione in commissione Lavori pubblici e Ambiente riunite al Senato proprio sul decreto sblocca-cantieri. Continua a leggere
Un maxi hub a Piombino per lo stoccaggio delle auto nuove provenienti dal centro Europa
Piombino si prepara a diventare il maxi hub per lo per lo stoccaggio di auto nuove provenienti dal centro Europa, in particolare dalla Germania, grazie alla realizzazione nella darsena nord del porto sulla costa livornese di una stazione capolinea per il traffico marittimo con accesso garantito a una banchina pubblica che occuperà, inizialmente, un’area di 50mila metri quadrati, con obiettivi di ampliamento successivo fino a 300mila metri quadrati. Continua a leggere
Fake news sulla Torino Lione, Confindustria Piemonte le combatte a colpi di video sui social
Ci sono molte bufale (o se si preferisce un linguaggio più moderno troppe fake news) che viaggiano sulla costruzione della nuova linea ad alta velocità Torino – Lione . Ed è proprio contro queste false notizie che Confindustria Piemonte ha avviato una campagna informativa digitale invitando gli imprenditori piemontesi a condividere le informazioni corrette attraverso brevi pillole video. Un viaggio contro l’informazione sbagliata e, spesso, pilotata, visibile sui canali social ufficiali di Confindustria Piemonte e sul sito web www.confindustria.piemonte.it. giunto alla terza puntata, dopo quelle con il presidente di Confindustria Piemonte Fabio Ravanelli (che ha ricalcolato i costi a carico dell’Italia per la costruzione dell’opera) e con la presidente dei Giovani di Confindustria Piemonte Giorgia Garola (che ha spiegato i vantaggi che la nuova linea porterà anche al traffico passeggeri). Continua a leggere
A 10 Genova – Savona, cambiano le chiusure al traffico per i lavori nelle gallerie
Cambia il piano delle chiusure al traffico sull’autostrada A10 Genova-Savona per consentire il potenziamento degli impianti nelle gallerie. Lo hanno comunicato i responsabili di Autostrade per l’Italia fornendo la nuova programmazione delle chiusure che prevede, per la settimana dall’11 al 17 marzo la chiusura del tratto Genova Aeroporto-Genova Pra’, verso Genova, dalle 22 di mercoledì 13 alle 6 di giovedì 14 marzo e dalle 22 di giovedì 14 alle 6 di venerdì 15 marzo. Continua a leggere
Tav, il ministro Toninelli non ha ancora avuto tempo di sedersi a parlarne con la Lega
“Sulla Tav con la Lega non abbiamo ancora avuto tempo di sederci a un tavolo e discutere, ma anche se partiamo da posizioni molto lontane, sono sicuro che riusciremo a trovare una sintesi”. Ad affermarlo, ai microfoni di “Zapping” su Radio1, è stato il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Danilo Toninelli, imboccando di fatto una strada che va un direzione opposta a quella di Alessandro Di Battista che ha sempre ribadito invece come il “no” senza se e senza Continua a leggere
Tav, nessuno ha calcolato che sarebbe un’arma contro la concorrenza sleale dei Tir dell’Est?
Nell’analisi dei benefici della Tav andrebbero aggiunte alcune voci importanti che nessuno sembra aver preso in considerazione. Per esempio con la Tav le imprese italiane avrebbero le armi per combattere contro il dumping sociale che le aziende dell’Est europeo fanno ai loro danni, frenando la concorrenza distorta con benefici per lo Stato anche sul piano fiscale. Ne è certo il vicepresidente di Confcommercio e di Conftrasporto Paolo Uggè, che ha anche spiegato il “funzionamento ” di questi benefici. Continua a leggere
Metropolitana Milano – Monza, senza soldi dal Governo la Regione non potrà realizzarlo
Se il Governo stanzierà i fondi anche la Regione Lombardia farà la sua parte, ma tre quarti delle risorse sono di competenza del Governo e senza queste risorse il prolungamento della linea metropolitana M5 da Milano a Monza,non potrà partire. Ad affermarlo è stato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenuto al convegno “Sotto il cielo di Lombardia” dove ha confermato che “quest’opera è fondamentale per il nostro territorio”, e che “la Regione cercherà di contribuire per sanare la parte che manca di risorse”, ma che senza il contributo del Governo, stimato in circa 900 milioni di euro, l’opera non si potrà fare. Continua a leggere
Allarme giallo: così la Via della Seta rischia di trasformare l’Europa in una colonia della Cina
“Sorprende il ritardo con il quale l’Occidente sta scoprendo il pericolo, e non solo l’opportunità, rappresentato dalla nuova Via della Seta”. A sorprendersi è Luigi Merlo, presidente di Federlogistica-Conftrasporto che indica i rischi che l’Italia e l’Europa stanno correndo: ” sul piano dell’economia, della sicurezza e soprattutto dei trasporti e della logistica. La nuova Via della Seta non è una rete infrastrutturale neutrale, bensì rischia di essere una rete mondiale di proprietà di una nazione che sarà “sovrana” su altre”, spiega Luigi Merlo a chi ancora non avesse aperto gli occhi per vedere la realtà. Continua a leggere
Bergamo e Modena, riparte da qui l’e-commerce italiano del colosso Amazon
Casirate, in provincia di Bergamo, e Spilamberto, nel modenese: sono questi i due nuovi “poli” del trasporto merci del colosso mondiale dell’e-commerce Amazon. La prima piattaforma logistica è già pronta e, dopo la consegnata da parte di Vailog avvenuta il 21 agosto 2018, diventerà operativa il prossimo 28 ottobre, con un magazzino di 35mila metri quadrati dove si calcola che entro tre anni potranno trovare lavoro circa 400 dipendenti. Continua a leggere
Genova, consigli per chi viaggia e deve trovare strade alternative al viadotto crollato
“Genova, volevano andare a Genova…” cantava Enrico Beruschi. Cosa che, per chi deve raggiungere la città della Lanterna o solo transitarci diretto verso altre destinazioni, dopo il crollo del viadotto Morandi è diventata assai più complicata visto che la tragedia ha spezzato in due il collegamento da Levante e a Ponente della Liguria con la prospettiva, più che concreta, che il problema si trascini per anni. Ecco alcune indicazioni utili per chi deve viaggiare in quell’area. Continua a leggere
Costruire strade costa. Non farle costa molto di più. In denaro, sicurezza, salute, tempo…
Realizzare una nuova strada o autostrada, una nuova linea ferroviaria, nuovi piazzali e collegamenti in un porto per far sbarcare il più in fretta possibile le navi da un cargo può costare. Anche molto. Ma il non farli può costare anche di più. E non solo in termini economici, ma anche di sicurezza, di salute, di perdita di tempo e, dunque, di qualità della vita. Parola di Andrea Gilardoni, docente di economia e gestione dell’impresa all’università Bocconi e responsabile dell’Osservatorio “I Costi del non fare”. Uno che gli sprechi per opere non realizzate li studia da 12 anni e che sa perfettamente quanto, per esempio, sia costato per decenni viaggiare sull’autostrada A4 nel tratto compreso fra Bergamo su tre corsie anzichè su quattro. Una colossale “tassa” che milioni di automobilisti e camionisti “hanno dovuto pagare in termini di maggiori consumi, di tempo perso, di inquinamento”, come ha spiegato il docente intervenendo all’appuntamento radiofonico su Rai radio 1 ’Tra poco in edicola’ condotto da Stefano Mensurati e trasmesso lunedì 19 luglio. Continua a leggere
Appalti semplificati per le infrastrutture: solo così i cantieri non resteranno fermi anni
“L’Italia deve semplificare il codice degli appalti per fare in modo che i fondi previsti per la realizzazione di infrastrutture possano essere immediatamente disponibili per aprire i cantieri”. A sollecitare il Governo perché imbocchi la strada della sburocratizzazione del Paese è stato il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che dal palco dell’assemblea dell’Anie, l’associazione delle imprese elettroniche ed elettrotecniche, ha sottolineato come questa sia “la prima cosa da fare in campo economico da parte del nuovo Governo.
Lavori fermi, consumi di asfalto a picco e strade a rischio: “Siamo a un punto di non ritorno”
L’assenza di lavori di manutenzione delle strade italiane ha raggiunto “un punto di non ritorno” e la rete stradale è “ridotta a un vero e proprio groviera”. Lo denuncia l’Associazione Siteb (Strade italiane e bitumi), che in un comunicato chiede al governo un piano straordinario di manutenzione. Dopo un 2017 in cui i consumi di asfalto (conglomerato bituminoso) si sono confermati al minimo storico (da tre anni intorno ai 23 milioni di tonnellate contro i 45 milioni del 2006), nei primi cinque mesi del 2018 gli indicatori sono addirittura peggiorati evidenziando una contrazione dell’11,8 per cento, spiega l’Associazione. A rischio, secondo la Siteb, sono soprattutto “le arterie comunali dove le Amministrazioni stanno correndo ai ripari moltiplicando le limitazioni alla circolazione e della velocità”. Continua a leggere