Il Governo deve autorizzare immediatamente le officine meccaniche private a effettuare, sotto il controllo delle Motorizzazioni civili, le revisioni ai mezzi pesanti, altrimenti migliaia di tir continueranno a restare fermi nei piazzali senza poter “lavorare” aggravando una situazione già difficilissima per moltissime imprese di autotrasporto. A rilanciare la proposta di allargare ai privati i controlli “non solo per non fermare l’economia ma anche per garantire più sicurezza sulle strade, considerato che diversi mezzi non revisionati viaggiano comunque”, è Doriano Bendotti, segretario provinciale della Fai di Bergamo, che invita il Governo non solo a intervenire per “la velocizzazione delle revisioni con apertura ai controlli eseguiti nelle officine private”, ma anche per la riattivazione dei Centri mobili di revisione” che possano effettuare controlli “veri” lungo strade e autostrade. Continua a leggere
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Rimborsi sui pedaggi autostradali e sul gasolio: l’autotrasporto è stanco di non avere risposte
“A inizio ottobre il Governo aveva chiesto ancora due settimane di tempo per fornire risposte precise sulle risorse da destinare al mondo dell’autotrasporto. Stiamo ancora aspettando”. A denunciare una volta di più la mancanza di risposte da parte del Governo alle tante domande rivolte dal mondo dell’autotrasporto è il presidente della Fai (federazione autotrasportatori italiani) di Bergamo Giuseppe Cristinelli, Continua a leggere
Industriali di tutta Italia a Torino per dire no a chi vuol bloccare le infrastrutture
Il mondo dell’industria italiana si dà appuntamento a Torino il 3 dicembre per gridare il suo sì alla Tav e il suo no allo stop ai cantieri per altre importanti infrastrutture indispensabili per la crescita del Paese.. Confermando l’iniziativa, già annunciata, il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, ha affermato che che la riunione del Consiglio generale allargata a tutti i presidenti di Italia sarà aperta anche ai rappresentanti di altre categorie per ribadire con forza la questione infrastrutture a partire da Torino che diventa un simbolo. Continua a leggere
Che senso ha costruire tir non inquinanti se poi non si aiutano le imprese ad acquistarli?
“Una politica che obbliga i costruttori a sforzi finanziari e tecnologici inauditi per ridurre le emissioni allo scarico dei veicoli è priva di ogni fondamento programmatico concreto se poi i conseguenti benefici in termini di sostenibilità non possono essere effettivamente trasferiti alla circolazione stradale, perché il parco circolante non trova le risorse per un consistente rinnovo”. Continua a leggere
Bacino Padano, stop ai camion più inquinanti. “Ma la vera soluzione è aiutare a rottamarli”
L’accordo siglato tra Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria limitando la circolazione dei veicoli più inquinanti nel bacino padano è insostenibile. Ad affermarlo sono i responsabili di Conftrasporto Confcommercio che in un comunicato stampa sottolineano come il risultato di una simile scelta sia che “alla luce dell’inefficace politica di incentivi per il ricambio del parco circolante, si rischi d’incidere negativamente sulle imprese e sulla capacità distributiva delle merci. Occorre che le Regioni e il Governo, attraverso l’istituzione di un fondo ad hoc, si attivino da subito per garantire alle imprese di autotrasporto in conto terzi le risorse indispensabili al rinnovamento della flotta” si legge nel comunicato che denuncia anche come l”analisi della situazione abbia evidenziato “un’eclatante disomogeneità delle limitazioni alla circolazione tra i diversi territori sia nelle finestre temporali di applicazione sia nelle deroghe previste, inficiando negativamente sulla regolarità della fornitura delle merci. Continua a leggere
2500 euro netti al mese per guidare Tir modernissimi. Ma l’azienda non trova gli autisti
Contratto a tempo indeterminato e una paga mensile di 2000 o anche 2.500 euro mensili netti. In tempi in cui il lavoro e sempre più precario e gli stipendi sempre meno allettanti un annuncio del genere dovrebbe scatenare la “fila” di aspiranti a quel posto di autisti offerto dalla la Cst srl, del Consorzio Co.Tra.Log, con sede a Scorzé, a 25 chilometri dalla Serenissima, che nei propri piani di espansione ha previsto 150 nuove assunzioni nell’arco di due anni. Invece la risposta è stata quantomeno tiepida: “Trovare personale con le patenti di guida necessarie e interessato a questa professione non è facile”, ha infatti confessato Roberto Scarpa, titolare dell’azienda nata nel 1985 a Spinea, per poi crescere e spostarsi a Mirano, Santa Maria di Sala, Noale e infine Scorzé, al giornale La Nuova Venezia. Continua a leggere
Autostrade A24 e A25, arrivano i blocchi temporanei ai tir in caso di neve
Autostrade A24 e A25 sempre più a ostacoli per i tir. Dopo il divieto di sorpasso e di sosta recentemente istituito su 87 viadotti, Strada dei Parchi ha deciso infatti di attivare la possibilità di blocco temporaneo della circolazione dei veicoli industriali con massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate in caso di neve. Continua a leggere
Pagava il dipendente meno di quanto scritto in busta paga: autotrasportatore finisce in carcere
Aveva malmenato un dipendente che aveva “osato” denunciarlo perché lo pagava meno di quanto avrebbe dovuto versargli, trattenendo per se, ogni mese, 200 o 300 euro che invece figuravano nella busta paga, minacciando di licenziamento il collaboratore, costretto a firmare il documento per ricevuta, nel caso non avesse accettato di subire. Per questo il titolare di un’impresa di autotrasporto con sede in provincia di Reggio Emilia, nel maggio 2012 era stato condannato a 5 anni e sei mesi di reclusione con l’accusa di estorsione e violenza fisica . Continua a leggere
Aree di sosta sicure per i camion, perché l’Italia non ha fornito i dati chiesti dall’Europa?
C’è anche l’Italia fra i sei Paesi che non si sono messi in regola con i servizi d’informazione sui parcheggi sicuri per camion e che per questo sono stati messi in mora dalla Commissione Europea che oltre al Governo Italiano ha inviato un analogo avviso a Germania, Austria, Lituania, Lussemburgo e Paesi Bassi. Paesi ai quali la Commissione europea ha comunicato di concedere due mesi per fornire una risposta a Bruxelles. Continua a leggere
Camionisti fuorilegge sempre più numerosi: cosa aspetta lo Stato ad aumentare i controlli?
Ma quanto bisogno c’è in Italia di controlli sulle strade, in particolar modo nei confronti di mezzi pesanti? Un bisogno enorme, verrebbe da rispondere considerato che gli scarsi controlli effettuati dalle ancor più scarse pattuglie in circolazione, continuano a proporre violazioni su violazioni compiute da camionisti e imprese di autotrasporto. Gli ultimi due esempi arrivano dalla provincia di Isernia e da Taranto. Protagonista del primo caso un autista che guidava non solo con la patente scaduta ma anche con un falso certificato medico per il suo rinnovo. Un particolare che ha fatto drizzare le orecchie agli investigatori, secondo i quali l’episodio potrebbe nascondere numerosi altri casi analoghi. Continua a leggere
Eccesso di velocità, sovraccarichi, niente riposo al volante: 80mila camion fuorilegge
Eccesso di velocità, sovraccarico, violazione delle norme che regolano i tempi di guida e di riposo. Sono questi i principali “reati” compiuti dai camionisti al volante, come testimonia un’analisi delle oltre 80mila multe inflitte a conducenti di Tir sulle strade italiane nei primi sei mesi dell’anno. Dati contenuti nella relazione alla Commissione per la sicurezza stradale nell’autotrasporto presentata dal comando della Polstrada che raccontano di oltre 200mila controlli avvenuti lungo autostrade, trafori, tangenziali e raccordi autostradali su veicoli dotati di cronotachigrafi e che hanno avuto per “protagonisti” nell”85,1 per cento dei casi mezzi pesanti con targa italiana, nel 13,4 per cento tir stranieri comunitaria e solo nell’1,5 per cento dei casi mezzi con targa extracomunitaria. Continua a leggere
Tir semina il panico in autostrada: camionista lituano guida per sei chilometri contromano
Immaginate di viaggiare in autostrada e all’improvviso di vedere un Tir che vi sta venendo addosso viaggiando contromano. Un incubo terrificante che alcuni automobilisti (fortunatamente non troppo numerosi visto l’orario e il giorno festivo ) hanno realmente vissuto Il 1° novembre verso le 7 incrociando un camion lituano che ha percorso contromano sei chilometri dell’autostrada A7 all’altezza di Busalla prima che l’autista si fermasse in una piazzola di sosta. Continua a leggere
Uggé: “L’Italia deve multare i camionisti stranieri che non parlano bene la nostra lingua”
Chi di concorrenza sleale ferisce di concorrenza sleale perisce? E quanto chiede al Governo italiano il vicepresidente di Conftrasporto Paolo Uggè che dopo essere venuto a conoscenza di quanto accaduto in Germania, dove un conducente italiano che non non era in grado di esprimersi nella lingua locale è stato accusato proprio di concorrenza sleale è punito con una sanzione, estesa all’impresa, di diverse migliaia di euro, è passato immediatamente al contrattacco. Invitando il Governo Italiano a introdurre un’identica disposizione per punire, in modo identico, autisti tedeschi (ma anche di altri Paesi) che guidino in Italia senza parlare la nostra lingua. Un invito che Paolo Uggè ha pubblicato nel suo appuntamento settimanale con i lettori, il Punto, pubblicato sul sito di Conftrasporto (cliccate qui) evidenziando come “la concorrenza sleale nel mondo dell’autotrasporto non sia solo a quella adottata dai Paesi dell’Est. Continua a leggere
Authority dei trasporti: l’emergenza Genova insegna che non c’è limite alla vergogna?
Dicono che non ci sia limite al peggio. E il Belpaese sembra voler far di tutto per confermare che è proprio così. L’ultimo esempio ha per protagonista l’Authority dei trasporti che, se dovesse essere confermato quanto trapelato, potrebbe “vantarsi” d’essere “senza vergogna”. Cosa è trapelato? Che nel decreto emergenza su Genova sarebbe stato inserito un emendamento per rendere obbligatorio il versamento del contributo all’Authority. Un costo aggiuntivo non indifferente per le imprese in un momento già difficilissimo che, per di più, verrebbe imposto dopo che la Corte Costituzionale e diversi tribunali amministrativi hanno in diverse occasioni respinto le richieste di un’Autorità che a oggi non ha le competenze che si attribuisce, ma che, nonostante questo, avrebbe incrementato gli addetti oltre ad avere a disposizione più sedi. Una domanda sorge spontanea, come direbbe qualcuno: com’è possibile tutto questo? Come può accadere, perfino in un Paese in cui sembra davvero non esserci un limite al peggio (e alla vergogna), che i controllati sostengano l’ente di controllo? Continua a leggere
Camionista italiano multato in Germania per concorrenza sleale. Il reato? Parla male il tedesco
Una richiesta di supporto urgente “a livello associativo” per fronteggiare un’emergenza che “impatta su molte aziende di autotrasporto italiane penalizzandole in modo significativo”. La richiesta, un vero e proprio Sos, è stata inviata alla Fai di Milano da un associato “vittima” di una sanzione che ha dell’assurdo: un autotrasportatore dipendente dell’impresa di autotrasporti in viaggio in Germania con un carico eccezionale fermato per un controllo e multato “perchè non parlava il tedesco a livello adeguato”. Il “reato” contestato? Concorrenza sleale. Cosa che, denuncia l’associato, “dovrebbe essere contro tutti i principi di base della comunità Europea”. Continua a leggere