Austria, Belgio, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Spagna, Francia, Grecia, Irlanda, Olanda, Portogallo, Romania, Svezia e Gran Bretagna. Sono questi i 15 Paesi europei dove sono in vigore incentivi per l’auto elettrica. Non c’è l’Italia, uscita da questa lista dopo la fine degli aiuti del 2009. Le modalità utilizzate variano da Paese a Paese: c’è chi elimina la tassa di circolazione e chi concede sconti sull’acquisto.
Tra i Paesi che incoraggiano in maniera significativa la mobilità elettrica c’è la Danimarca, dove è previsto l’esonero dalla tassa di immatricolazione per i veicoli al di sotto dei 2.000 kg. Si tratta di una tassa onerosa che grava per il 105 per cento sulle vetture che costano fino a 79.000 corone danesi e aumenta al 180 per cento per quelle sopra i 79.000.
Ma vediamo in sintesi, secondo i dati indicati dall’Acea, l’associazione dei costruttori europei dell’auto, i principali aiuti concessi in Europa alla mobilità elettrica:
Belgio: l’aiuto all’acquisto si applica sotto forma di riduzione fiscale pari a un 30 per cento di sconto sul prezzo del veicolo che non superi i 9.000 euro.
Irlanda: i veicoli elettrici ed ibridi beneficiano di una riduzione di massimo 2.500 euro sulla tassa di immatricolazione. Il beneficio è valido sino al 31 dicembre 2010.
Olanda: bonus che varia dai 3200 euro ai 6.400 a secondo della categoria (rispettivamente B o A) di emissioni. Il termine è degli incentivi è previsto al primo luglio di quest’anno.
Francia: bonus da 5.000 euro che non può superare il 20 per cento del costo di acquisto del veicolo, Iva inclusa, più il costo delle batterie se noleggiate.
Gran Bretagna: esenzione dalla tassa di circolazione, più uno sconto del 25 per cento sul prezzo del veicolo, fino a un massimo di 5.000 euro.
Spagna: nove regioni accordano un aiuto di 6.000 euro e l’Andalusia sovvenziona fino al 70 per cento dell’investimento.
Germania: esenzione per cinque anni dalla tassa di circolazione.