Nei porti del nord della Sardegna
posti barca riservati ai disabili

Il 3 per cento dei posti barca a disposizione dei disabili. È questa la nuova iniziativa pensata dall’Autorità portuale del Nord Sardegna (Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres). Il progetto è inserito in un’ordinanza pensata per “realizzare un sistema portuale più equo, aperto alle categorie protette e alle associazioni sportive impegnate nell’abbattimento delle barriere fisiche e sociali”, come spiega l’Autorità portuale in un comunicato stampa.
Entrando nel dettaglio, è stata introdotta una riserva, non inferiore al 10 per cento, sui posti barca presenti nelle strutture che ricadono nella giurisdizione dell’ente (compresi quelli che sorgeranno nei prossimi anni con l’adozione del Prp), da destinare alle unità da diporto in transito. Un provvedimento che nasce per consentire un idoneo accosto al maggior numero di imbarcazioni, sia ai fini della sicurezza della navigazione sia nello spirito di maggior fruizione del demanio marittimo inteso come bene pubblico. “Utilizzo che”, spiega sempre l’Autorità portuale, “sarà assoggettato a una specifica regolamentazione tariffaria prevista per legge, fatto salvo l’ormeggio per un tempo inferiore alle 12 ore nella fascia oraria dalle 8 alle 20 e per non più di tre ormeggi al mese”.
Come dicevamo, un posto di rilievo nell’ordinanza lo occupa l’introduzione di una quota di posti barca per soggetti disabili e appartenenti alle categorie protette. “È un provvedimento che, oltre a garantire una corretta fruizione del demanio”, spiega Paolo Piro, presidente dell’Autorità Portuale del Nord Sardegna, “restituisce dignità a tutte quelle fasce deboli che, nonostante un’abilità ridotta da particolari carenze motorie, decidono di non rassegnarsi ma, al contrario, di sfidare le barriere fisiche e soprattutto mentali che, spesso, la società e l’eccesso di burocrazia impongono. La direzione della mia ordinanza va proprio nel superamento di queste difficoltà e sono certo che troverà il giusto apprezzamento non solo da parte di tutti i cittadini, ma anche dagli stessi concessionari ai quali, sia chiaro, non viene in alcun modo preclusa la libera attività imprenditoriale”. Unanime il consenso manifestato attorno all’ordinanza presidenziale, la prima del genere emessa in Italia. “Mi piace precisare”, continua Piro, “che questo documento, soprattutto nella parte che riguarda il 3 per cento di approdi per disabili, ha ricevuto il parere favorevole di tutti i membri del Comitato Portuale nella seduta del 21 aprile scorso e, soprattutto, l’apprezzamento da parte del Collegio dei Revisori dei Conti, organo di vigilanza dell’Ente”. Inoltre l’ordinanza vuole favorire l’attività di tutte quelle associazioni sportive che, attraverso la vela e le discipline legate alla nautica da diporto in generale, da anni si impegnano nel sostegno al miglioramento delle qualità di vita dei diversamente abili o nel recupero di quelle categorie sociali a rischio, come minori in difficoltà ed ex detenuti. Intanto, proprio nei prossimi giorni, nel nord della Sardegna è in programma il Trofeo Bastianini “Portualità e turismo accessibile”, organizzato dall’Associazione Yacht Club Porto Torres alla Scuola Sottufficiali di La Maddalena. La regata si disputerà dal 14 al 16 maggio e ha l’obiettivo di sensibilizzare le diverse istituzioni nel predisporre atti concreti, per riservare e realizzare spazi adeguati alle imbarcazioni dei diversamente abili nel nord Sardegna, ma anche nel resto d’Italia. Inoltre, gli organizzatori vogliono evidenziare la nautica da diporto come grande potenzialità  di promozione turistica della Regione.

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