Gasolio, il preferito dagli speculatori. L’Unione consumatori: “L’aumento si spiega solo così”

E’ il gasolio il carburante “preferito” dagli speculatori? Sembrerebbe di sì, almeno a giudicare dalle affermazioni di Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, che analizzando i dati del ministero della Transizione ecologica ha denunciato quella che ha definito “l’inarrestabile corsa impazzita del gasolio. “Dopo il rialzo già astronomico di settimana scorsa, il sesto maggiore di sempre, il prezzo è salito in una sola settimana ancora di quasi 3 centesimi al litro, e l’andamento differente rispetto alla benzina è una dimostrazione del fatto che le quotazioni del prezzo del greggio c’entrano poco con quello dei carburanti e che sul gasolio si specula semplicemente di più, approfittando del fatto che si tratta di consumi più obbligati rispetto alla benzina”, ha affermato Massimiliano Dona. Che, tirando le somme, denuncia come rispetto all’inizio dell’anno, la benzina sia aumentata dell’1,6 per cento, pari a 1 euro e 35 cent per un pieno, mentre “il gasolio invece è decollato addirittura del +16 per cento”,con una spesa media annua per un proprietario di un diesel aumentata di circa 300 euro. Numeri che, secondo il presidente dell’Unione nazionale consumatori, “devono far riconsiderare al Governo il decreto appena varato che si è limitato a estendere dal 20 settembre al 5 ottobre il taglio delle accise” .