Autisti sfruttati, due emendamenti spianano la strada a chi vuole togliergli ancora di più diritti

La logistica è il settore in cui l’illegalità viaggia più veloce che altrove, fra imprese che utilizzano manodopera irregolare e contratti collettivi che prevedono meno diritti e meno tutele di quelli previsti dal contratto nazionale di categoria della Logistica e dei Trasporti. Ma la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare: merito (si fa per dire) di due emendamenti ( uno alla Legge di Bilancio e l’altro al Decreto Pnrr2) che sottraggono le attività di consegna dall’obbligo di responsabilità in solido del committente di un appalto nel caso che l’appaltatore non paghi le retribuzioni e i contributi previdenziali dei suoi dipendenti, previsto dall’articolo 1676 del Codice Civile. Due emendamenti che, se venissero approvati, vedrebbero peggiorare ulteriormente la situazione soprattutto per gli autisti che trasportano merci nel cosiddetto “ultimo miglio”, nei centri cittadini come ha denunciato il segretario generale delle Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, affermando che “le regole e i vincoli giuridici previsti per gli appalti devono valere anche per i contratti di trasporto senza alcuna deroga o eccezione”,chiedendo al Governo di “prendere subito i provvedimenti necessari per correggere questa stortura che non fa altro che aumentare il livello di sfruttamento e di illegalità in un settore già fortemente problematico sotto questo punto di vista”. Il segretario generale della Uiltrasporti ha anche invitato tutti a informarsi sui risultati dell’indagine svolta dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni “delle cooperative spurie che nascono e muoiono giusto il tempo della durata di un appalto o di un subappalto e dettano le regole dell’illegalità nella logistica”. Bisogna agire in questo settore per tutelare i lavoratori e per questo non accetteremo mai che venga modificato l’articolo del Codice Civile 1676” ha concluso Claudio Tarlazzi.