“L’alleanza fra Movimento 5 Stelle e Pd? Se il buon giorno si vede dal mattino, prepariamoci a un futuro difficilissimo. Unendo le forze per votare l’emendamento alla manovra Finanziaria che prevede il trasferimento di risorse dal settore dell’autotrasporto a quello del trasporto marittimo e fluviale hanno di certo ottenuto il loro “obiettivo politico”, ovvero far finire “sotto” il Governo, ma dimenticandosi che a pagarne le conseguenze sarà il Paese. Siamo di fronte all’ennesima battaglia per il potere combattuta da qualche “alto ufficiale della politica”, il cui unico interesse sembra quello di conquistare posizioni per i propri schieramenti, e poco importa se sul campo di battaglia a rimetterci sono i “soldati lavoratori”. In particolare quelli dell’autotrasporto, un settore che, dopo questa ennesima dimostrazione d’incompetenza, si domanda quando potrà contare su una classe politica che conosce i problemi sui quali è chiamata a prendere decisioni spesso vitali”.È una sentenza di condanna durissima quella che Doriano Bendotti, segretario provinciale della Fai Conftrasporto di Bergamo, emette contro la scelta di togliere risorse per 50 milioni di euro l’anno, per un periodo di tre anni, al settore dell’autotrasporto per destinarle invece a quello del trasporto marittimo e fluviale. Una decisione adottata proprio grazie ai voti di grillini ed esponenti del Pd, partito che attraverso i senatori Raffaele Ranucci e Marco Filippi ha proposto con un emendamento questo trasferimento di risorse già bocciato dal Governo. Per la ragione, come ha spiegato chiaramente nel suo intervento in Commissione il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Umberto Del Basso De Caro, che “i fondi per il settore dell’autotrasporto erano già stati pesantemente decurtati negli anni passati e non è quindi accoglibile la richiesta di spostare ulteriori risorse, sia pure a favore del trasporto marittimo”. “Senza contare, come ha precisato ancora lo stesso sottosegretario De Caro, che una parte di quegli stanziamenti era destinata al finanziamento dell’acquisto di autobus non inquinanti per il trasporto pubblico locale”, evidenzia Doriano Bendotti. Insomma una manovra, quella targata Movimento 5 stelle – Pd, che prendendo 150 milioni di euro di risorse per il triennio 2018-2020 destinati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al settore Autotrasporto e intermodalità per il “Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporti” e trasferendole alla voce “Sviluppo e sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo e per vie d’acqua interne” rischia di fare più danni che altro. “La prima manovra effettuata in coppia dalle due forze politiche è decisamente tutta da dimenticare”, è il commento finale di Doriano Bendotti”, e va contro quel progetto per l’intermodalità, per le Autostrade del mare, che da anni appare a tutti coloro che hanno una visione d’insieme di trasporti e logistica come la strada migliore da seguire. Una valutazione che purtroppo però può fare solo chi conosce i problemi del Paese e, soprattutto, cerca una soluzione per la gente, per le famiglie. Non con il solo obiettivo di far andare “sotto” un Governo. Queste sono battaglie vinte in quel momento, ma drammaticamente perse in prospettiva…”.