In Italia il regolamento ferroviario non prevede di fermare i treni nel caso investano cuccioli o comunque animali di piccola taglia: il personale non è autorizzato a fare nulla e l’animale viene lasciato lì, agonizzante, aspettando la morte. Una realtà assurda che una cittadina, Patrizia, ha deciso di provare a cambiare lanciando una petizione sulla piattaforma change.org, che chiunque puo’ sottoscrivere (clicca qui per farlo) in cui si chiede di modificare il regolamento ferroviario che prevede la possibilità di fermare i convogli solo per animali di grossa taglia, quasi come se la vita di una povera bestia si misurasse in centimetri o chilogrammi. Con la sua petizione Patrizia chiede invece che il personale sia autorizzato a bloccare la circolazione dei treni, in modo che qualcuno (magari un veterinario in viaggio in uno dei vagoni?) possa scendere a vedere se per il povero animale è possibile fare ancora qualcosa. “Direi che è ora di cambiare queste regole”, scrive Patrizia, “dato che è previsto anche da codice penale”. .
Si dai, fermiamo anche gli aerei nel caso investano degli uccelli…il personale ferroviario avverte il comando, che di sicuro manda qualcuno. Veramente questa svolta ambientalista a tutti i costi sta diventando ridicola contro ogni logica e buon senso. Ma questa sa quanto ci vuole a fermare un treno in corsa, ma soprattutto cosa comporta dato che la maggior parte delle tratte sono a monobinario e quindi a cascata si dovrebbe fermare tutto? Però potrebbe mettersi Lei, dietro ogni treno, pronta al soccorso visto che ha tanto tempo libero…
Come diceva mio nonno le bestie peggiori sono sempre quelle a due zampe….. E questo signore ne è la conferma vivente (almeno fino a che un treno magari lo travolga e nessuno si fermi a soccorrerlo…..).