La legge non ammette ignoranza. Lo prevede il Codice penale italiano, stabilendo che non è possibile giustificarsi davanti al giudice affermando semplicemente di non sapere che compiendo un determinato atto si sarebbe infranta la legge. Ma nonostante la legge non l’ammetta l’ignoranza continua a viaggiare a tutta velocità fra gli italiani. L’ennesima conferma arriva da un’indagine realizzata da Unasca e Voi Technology in materia di monopattini e dalla quale è emerso che un italiano su tre non sa che è illegale usarlo sui marciapiedi. Un risultato che , insieme ad altri altrettanto preoccupanti, probabilmente, ha spinto i responsabili dell’Unione nazionale autoscuole e studi di consulenza automobilistica e dell’azienda svedese specializzata in micromobilità per contrastare il traffico e l’inquinamento nei centri urbani, a far accelerare la partenza del primo corso pratico di guida sicura dei monopattini. Un corso che è già entrato a far parte dell’ “offerta” di 244 autoscuole italiane, di cui 70 a Roma dove sono già duemila gli “allievi” che hanno potuto formarsi e conoscere meglio le regole di circolazione e di parcheggio dei monopattini. Corsi che hanno rivelato, tra l’altro, un’ignoranza diffusa (il 33 per cento degli intervistati non è risultato a conoscenza del fatto che un monopattino per poter legalmente circolare sulle strade italiane deve aver ottenuto l’omologazione CE ed essere dotati di frecce direzionali o che può circolare solo sulle strade il cui limite di velocità sia entro i 50 chilometri l’ora, ma moltissimi hanno sgranato gli occhi o hanno spalancato la bocca scoprendo che non possono circolare nelle aree pedonali o sui marciapiedi….) anche per quanto riguarda le caratteristiche tecniche del monopattino e come funziona. Senza tralasciare il fatto che in molti ignoravano anche cosa sia il tempo di reazione e soprattutto questo possa aumentare se si guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche o droghe. A tenere a battesimo il primo corso pratico di guida sicura dei monopattini è stata l’Autoscuola Tiburtina Valeria, che ha visto iscriversi un centinaio di persone, fra persone che già frequentavano i corsi dell’autoscuola, e altri invece incuriositi dalla novità. E che hanno potuto mettere in pratica su strada, con il supporto di insegnanti e tutor presenti durante tutta la durata delle prove, quanto appreso durante il corso teorico.