Sorpassato, finalmente, lo stato di emergenza anti-Covid, l’Italia sogna di tornare il più possibile verso una “normalità”. Ma la strada per trasformare il desiderio in realtà rischia di essere ancora lunga e disseminata di ostacoli (rappresentati dai nuovi contagi che continuano a esserci) che vanno affrontati prestando sempre una grande attenzione sulle misure necessarie per difendersi dal virus, evitando di pensare che da un giorno all’altro possa scattare il “liberi tutti”. Precauzioni (dalla mascherina alla disinfezione delle mani, evitando il più possibile assembramenti) da seguire in particolar modo in certe situazioni e in certi ambienti. A partire dagli spostamenti sui mezzi pubblici dove il 1° aprile ha segnato l’addio al green pass per salire su autobus e metropolitane tenendo però in vigore l’obbligo di indossare la mascherina FFP2 su tutti i mezzi del trasporto pubblico, e confermando invece il “green pass base”, ottenuto da vaccinazione, da guarigione o da tampone, per salire a bordo di aerei, treni e navi. E a con ferma che l’uscita dal “tunnel del Covid “ non è ancora arrivata, ci sono anc he le conferme dell’obbligo di sanificare i locali e i mezzi di trasporto;di insrtallare dispenser di soluzioni disinfettanti nelle stazioni, negli aeroporti, nei porti e sui mezzi di trasporto; di adottare misure organizzative per evitare assembramenti; di garantire una comunicazione semplice e chiara nelle stazioni ferroviarie, nelle metropolitane, negli aeroporti, nelle stazioni di autobus e sui mezzi di trasporto, sulle regole di comportamento per contrastare il rischio di contagio da Covid-19 dopo la fine dello stato di emergenza. Evitando così il rischio di tornare di nuovo, immediatamente, dentro l’emergenza.