Fate l’amore non la guerra: il messaggio di pace sul camion che trasporta aiuti umanitari

Make love, not war: fate l’amore, non la guerra. Non era neppure nato (sarebbe venuto al mondo solo una decina d’anni più tardi) Giovanni Andrioletti quando quella frase ha cominciato a fare il giro del mondo, prima sulle spille distribuite dagli attivisti alle manifestazioni contro la guerra in Vietnam, e poi su ogni capo d’abbigliamento, dalle T-shirts ai maglioni e ai jeans, dalle  giacche alle scarpe e alle cinture. E non sa neppure chi, fra coloro che si sono attribuiti la paternità di quel motto, sia il vero autore. Di certo però sa che quello slogan viaggerà per sempre su uno dei camion della sua flotta, dopo essere stato scritto a caratteri cubitali sul portellone posteriore prima che quel tir, carico di viveri destinati ai profughi, partisse per la Romania, per consegnarli ai responsabili di due associazioni che hanno già dato accoglienza, dall’inizio della folle guerra scatenata da Putin, a centinaia di profughi ucraini. Continua a leggere

La generosità di Bergamo raggiunge i profughi ucraini grazie all’aiuto dei suoi autotrasportatori

Sessanta tonnellate di alimenti per bambini, biscotti, riso, pasta, latte, caffè, acqua  e altri cibi  a lunga conservazione: è questo il carico speciale partito martedì da Calcinate con destinazione i punti di raccolta allestiti per i profughi ucraini  in Romania, in particolare a Iaşi e  a Suceava, dove i responsabili della Caritas  e dell’associazione Dom Polski hanno già accolto centinaia di cittadini ucarini in fuga dall’orrore  della guerra. Un carico di aiuti partito grazie a un gioco di squadra messo in campo dal mondo dell’autotrasporto bergamasco e che ha visto schierati, in particolare, oltre responsabili  Fai (Federazione autotrasportatori italiani) Bergamo, i titolari delle imprese Italtrans di Calcinate,   Autotrasporti Cristinelli di Bolgare, Trasporti Andrioletti di Vertova e Trasporti Soprani di Cortenuova. Continua a leggere