Brennero vietato, l’autotrasporto italiano passa alle vie legali e denuncia la Commissione europea

Il Brennero è ufficialmente diventato terreno di scontro fra il mondo dell’autotrasporto italiano e l’Europa “colpevole” di non aver fatto nulla per contrastare i divieti imposti dall’Austria nonostante un intervento in questa direzione fosse stato chiesto espressamente dai responsabili delle  Direzioni generali dei commissari europei del mercato interno, dei trasporti e dell’ambiente: le associazioni dell’autotrasporto Anita, Fai e Fedit hanno infatti affidato a un pool  di legali l’incarico di intraprendere un’azione di messa in mora della Commissione europea per non aver agito in relazione ai divieti imposti unilateralmente dal Tirolo. La decisione,  informano le organizzazioni in un comunicato diffuso dalle agenzie,  “è stata presa dopo la diffusione di un documento riservato, predisposto nel dicembre scorso proprio dalle Direzioni generali dei commissari europei del mercato interno, dei trasporti e dell’ambiente, che invitava la Commissione ad avviare una procedura d’infrazione nei confronti dell’Austria”. Secondo quanto riportano le associazioni di settore, sui divieti “settoriale” e “notturno” in Tirolo vi è la “fondatezza della violazione del diritto unionale”. “Vista l’inattività politica l’azione legale rimane l’unico strumento utile per poter ricevere risposte concrete alle nostre legittime istanze in merito alla questione del Brennero”, ha affermato il presidente di Anita, Thomas Baumgartner, mentre il presidente della Fai, Federazione autotrasportatori italiani Paolo Uggè ha denunciato “il lassismo inaccettabile da parte delle istituzioni europee a danno del sistema italiano”, evidenziando come  “così facendo la Commissione europea colpisce la capacità del Paese di esportare le merci fuori dai propri confini”. La battaglia è dunque iniziata e non sono da escludere nuovi pesanti “scontri” considerato che, secondo le organizzazioni di categoria , il Tirolo avrebbe in programma un intervento ancora più restrittivo, con nuovi divieti a partire dal luglio 2022.