La cooperativa di trasporti prigioniera dei Cobas perché “colpevole” di difendere la legalità

La legge non è uguale per tutti. Perché se fosse davvero così i responsabili di un’azienda che chiedono solo di far lavorare i propri dipendenti non si ritroverebbero oggi a raccontare una storia di due mesi e mezzo vissuti letteralmente in stato d’assedio, di autentici soprusi e violenze, mascherati dietro la facciata di manifestazioni a tutela dei diritti. L’azienda è la milanese LGD, subappaltatrice per Brivio & Viganò Logistics della gestione di magazzino nei depositi UNES di Truccazzano e Vimodrone, e la storia è quella iniziata il 19 agosto, quando la società si è trovata ad affrontare una prima serie di blocchi illegittimi da parte di alcuni lavoratori iscritti al sindacato Si Cobas motivati da una serie di richieste d’incrementare il trattamento retributivo garantito dal Contratto collettivo nazionale di lavoro e da successivi accordi di secondo livello. Continua a leggere

Un altro “Ponte Morandi” racconta l’Italia che fa più schifo e lo Stato che non sa cancellarla

“Questa è un’Italia di corruttori e corrotti, di gente che paga tangenti e di gente che le intasca, ma soprattutto di gente che per tutto questo vede le proprie attività, oneste, uccise dalle tasse per pagare uno Stato che non c’è, incapace di tutelare davvero gli onesti e fare piazza pulita dei delinquenti, prevenendo le porcherie in modo che non possano avvenire, come invece accade, tutti i giorni e, spesso, sotto gli occhi di tutti, a partire da rappresentanti dello Stato che invece di controllare diventano complici. E tutto questo quando non avviene il peggio, ovvero quando a morire, invece che le imprese oneste costrette a chiudere per far lavorare quelle gestite da delinquenti, sono dei cittadini innocenti, come accaduto con il crollo del Ponte Morandi di Genova”. Continua a leggere