International Truck of the Year 2020, il vincitore è il nuovo Actros capace di viaggiare nel futuro

Un veicolo che apre la strada alla guida automatizzata del futuro. Nulla di cui stupirsi, dunque, che sia stato proprio lui, il nuovo Actros Mercedes-Benz Trucks, ad aggiudicarsi  l'”International Truck of the Year 2020″, capace davvero di fare da “apripista” alletecnologie che verranno, come ha affermato il presidente della giuria Gianenrico Griffini, spiegando la motivazione del premio. Un riconoscimento assegnato da una giuria composta da giornalisti del segmento veicoli industriali di 24 Paesi, che ha indicato come decisive per il voto, oltre all’Active Drive Assist, anche innovazioni quali il sistema di controllo ampliato del Tempomat e del comando del cambio Predictive Powertrain Control, la Human Machine Interface completamente digitale, implementata come nuova plancia multimediale, e sistemi di sicurezza all’avanguardia, tra i quali spicca il sistema di assistenza alla frenata d’emergenza ottimizzato Active Brake Assist 5.

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Togliere i camion dalle strade? La logistica intelligente può evitare centinaia di migliaia di viaggi

La logistica del largo consumo in Italia è una filiera non solo importante (con circa18 milioni di tonnellate di merce movimentata nel 2018 e l’89 per cento dei flussi tra aziende di produzione e grande distribuzione organizzata che è passata attraverso i 450 centri di distribuzioni presenti in tutto lo Stivale) e insostituibile: è anche una filiera sempre più efficiente e virtuosa. Pur essendo aumentata la complessità gestionale (più referenze ed espositori da trasportare, maggiore concentrazione delle consegne a calendario, più vincoli nell’accesso alle aree urbane), la “catena di distribuzione delle merci” funziona infatti meglio rispetto dieci anni fa ed è diventata anche più sostenibile grazie all’adozione di pratiche a minor impatto ambientale (camion più carichi, utilizzo di bilici con minori emissioni e aumento delle unità di carico intere) che hanno permesso di risparmiare l’equivalente di 450mila viaggi rispetto al 2009 e, quindi, di ridurre di 97 mila tonnellate le emissioni di CO2. Continua a leggere



Auto privata a rischio estinzione. “Muoversi” spiega perché nelle grandi città potrà accadere

C’era una volta l’auto “status symbol”. Oggi non c’è più, “sorpassata” da una prospettiva dell’utilizzo delle quattro ruote che sta sempre più spostandosi dalla proprietà alla disponibilità, con una quota crescente di pendolari che mostra un grande interesse per le opportunità oggi disponibili di utilizzare le auto senza possederle. In sostanza: il concetto stesso di mobilità sta cambiando. Parola di “Muoversi” il magazine trimestrale dell’Unione petrolifera che nell’ultimo numero ha affidato a Pietro Lanzini, ricercatore dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e responsabile comunicazione del Cami (Center for automotive and mobility innovation) della stessa università l’incarico di compiere un vero e proprio viaggio fra passato, presente e futuro dell’auto. O meglio, del suo nuovo impiego pronto a modificarsi sempre più, soprattutto la dove la “politica” saprà far partire nuovi progetti. Continua a leggere



Controlli sui ponti pericolosi: dal crollo di Annone a oggi cosa è stato fatto e cosa no?

Che fine hanno fatto i controlli su migliaia di ponti in Italia annunciati dopo la tragedia di Annone Brianza dove il 28 ottobre 2016 il sulla strada statale 36 Valsassina crollò uccidendo un automobilista e ferendone altri cinque? E i responsabili dei dicasteri obbligati a esercitare le funzioni di controllo li hanno davvero disposti? E in caso negativo qualcuno si è preoccupato di agire nei loro confronti? A porsi questa domande, a oltre tre anni dalla tragedia destinata a far suonare altissimo il campanello d’allarme sui pericoli che ogni giorno viaggiano su molte infrastrutture, e a chiedersi soprattutto che venga fatto un riassunto di quanto fatto per evitare nuove possibili tragedie, è Paolo Uggé, vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio preoccupato peri troppi “silenzi “seguiti agli allarmi .” Continua a leggere



Far rientrare le aziende fuggite dall’Italia? Sì, ma pensiamo anche a far uscire le nostre merci…

L’intenzione del ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli di voler favorire il “reshoring” per riportare in Italia la produzione di imprese che in questi anni hanno delocalizzato la propria attività all’estero è probabilmente positiva. Ma potrà funzionare? Quella possibile manovra, riassunta in un solo sostantivo inglese che indica un possibile controesodo dell’economia italiana e che il Governo pensa di far partire attraverso l’introduzione di agevolazioni, di riduzioni dei costi sopportati dalle imprese nazionali che perdono competitività proprio in ragione di un costo del lavoro insostenibile sui mercati internazionali, di un pesantissimo carico fiscale, di una macchina burocratica che ogni giorno “divora” milioni di euro, potrà davvero riportare nel Belpaese una fetta di “Made in Italy” fuggita perché spaventata da come viene guidato il Paese e, con essa, investimenti e posti di lavoro? Continua a leggere



Un mare di norme complicatissime rischia di far affondare la gestione dei porti italiani

La gestione dei porti italiani rischia di affondare letteralmente in un mare di complicatissime norme che riguardano ambiente, appalti, economia. Un sistema normativo che i responsabili delle Autorità di sistema portuale e tutti gli operatori degli scali italiani, anche in considerazione del fatto che si trovano di fronte a un mercato in continua espansione, chiedono venga semplificato. A chiederlo, lanciando un invito a tutti gli “addetti ai lavori” a lavorare insieme per raggiungere questo approdo, è stato il presidente di Assoporti, Daniele Rossi, intervenuto all’incontro organizzato dal Propeller club nazionale a cui hanno partecipato anche il comandante delle Capitanerie di porto, Giovanni Pettorino e i presidenti delle Autorità di sistema portuale. Continua a leggere



Adina Valean: “L’Austria non può decidere da sola di chiudere il Brennero ai camion italiani”

L’Unione europea potrà imporre davvero all’Austria di fare retromarcia sui divieti al Brennero imposti ai camion italiani per “tutelare l’ambiente” (secondo la versione austriaco tirolese) o per “fermare le imprese di autotrasporto italiane solo per favorire quelle austriache”, come denunciano da mesi le associazioni di autotrasportatori italiane? La risposta è no: parola del commissario europeo ai Trasporti Adina Valean che dopo aver confermato di non poter imporre una soluzione (neppure di fronte a una decisione unilaterale in un’Europa che, essendo unita, dovrebbe condividere le scelte e neppure di fronte al principio che sancisce la libera circolazione di persone e merci in un continente che è stato appositamente unito per cancellare le frontiere fra i suoi Stati?) ha però promesso di poter “aiutare a trovarne una”. Politichese allo stato puro, verrebbe da dire. Continua a leggere



L’Europa costringa l’Austria a togliere i divieti al Brennero o l’Italia non siederà ai tavoli europei

Contro i divieti al transito di camion italiani al valico Brennero imposti unilateralmente e in aperta violazione dei principi che consentono di far viaggiare liberamente persone e merci in Europa l’Italia userà ogni forma possibile di pressione nei confronti dell’Unione europea, compresa la decisione di non sedersi più ad alcun tavolo di lavoro finché i divieti stessi non saranno tolti. Ad affermarlo, dagli studi televisivi di Povera Patria, trasmissione d’attualità in onda su Rai2 condotta da Annalisa Bruchi (cliccate qui per rivedere la puntata intitolata Venti di crisi ed economia al collasso) è stato Francesco Boccia ministro per gli affari regionali e le autonomie che dopo aver definito l’interpretazione data dal Governo austriaco e tirolese “fantasiosa” ha confermato la decisione del Governo di fare muro contro muro contro i divieti che stanno letteralmente uccidendo alcuni settori dell’economia italiana. Continua a leggere



Mele italiane, la Germania non le vuole più. Ed è solo uno dei danni causati dai divieti al Brennero

La Germania le mele adesso non le comprerà più in Italia ma andrà a prenderle in Polonia. Basterebbe questo semplicissimo esempio concreto, raccontato da un imprenditore, Alexander Rieper, all’inviato della trasmissione Povera Italia, condotta su Rai due da Annalisa Bruchi, per capire l’enorme danno economico che i divieti imposti dall’Austria al transito al Brennero di camion italiani sta causando al nostro Paese. Continua a leggere



Italia fuori dall’Europa passando dal Brennero? La risposta Ue ai divieti dirà se restarci è inutile

Il “caso Brennero”, con divieti imposti unilateralmente dall’Austria e violando il principio secondo il quale uomini e merci devono poter circolare liberamente nel vecchio continente sarà la cartina di tornasole per stabilire se l’Europa unita è inutile, come sempre,più persone stanno ormai sostenendo, partendo proprio dalle limitazioni posta al confine fra Italia e Austria e che è diventato ormai un caso internazionale. L’ennesima conferma arriva da un comunicato stampa diffuso dai responsabili di Confcommercio-Conftrasporto che ribadendo come il caso “debba essere risolto dall’Europa”, evidenziano proprio come “in caso contrario si darebbe ragione a chi ne sostiene l’inutilità”. Continua a leggere



Polizza RC familiare: qualcuno ha capito come “funzionerà” la nuova assicurazione?

Poche idee, ma ben confuse, verrebbe da dire commentando i risultati dell’indagine che Facile.it ha commissionato all’istituto Up Research per scoprire quanto ne sanno gli italiani della nuova assicurazione RC familiare.  Risultati praticamente catastrofici: per oltre cinque milioni d’italiani il nuovo funzionamento dell’assicurazione è un rebus, sia per quanto concerne reali benefici economici che potrebbe portare ai consumatori, sia su come funzionerà e su chi potrà accedere al nuovo sistema. Un rebus che Facile punto it ha deciso di aiutare a risolvere con poche, chiare spiegazioni. Eccole.  Continua a leggere



Una corsia preferenziale in banca per i trasportatori danneggiati dal crollo di Genova

Il sistema bancario ligure apre delle “corsie preferenziali” per gli autotrasportatori costretti ad affrontare spese aggiuntive in seguito al crollo di Ponte Morandi. Su proposta dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Andrea Benveduti, e in risposta alle richieste delle associazioni di categoria, è stato infatti definito un accordo per attivare linee di credito straordinarie per l’anticipazione dei ristori 2019 che il decreto Genova riconosce agli autotrasportatori, a compensazione delle maggiori spese affrontate proprio in seguito del crollo del cavalcavia. Continua a leggere



Energia elettrica nelle banchine dei porti: un primo passo in avanti è stato fatto. Ora però…

“Un provvedimento che favorisce la riduzione dell’inquinamento e che la nostra associazione auspicava da tempo, inserendolo tra le priorità all’ultimo Forum dei trasporti di Cernobbio, lo scorso ottobre. Un primo importante passo per migliorare il rapporto tra porti e città accompagnando il percorso di sostenibilità ambientale che armatori e operatori portuali stanno portando avanti da tempo attraverso ingenti investimenti”. Continua a leggere



Quando Luigi Di Maio scriveva che l’economia italiana era un treno che trainava l’Europa…

“Ogni mese che passa arrivano nuove conferme sulla ripresa dell’economia italiana. Dopo la recessione tecnica di fine 2018, dovuta al grave rallentamento globale, nel 2019 è entrata in vigore la nostra prima Manovra e gli effetti non hanno tardato a manifestarsi. Già nei mesi scorsi siamo risultati tra i Paesi più in salute d’Europa grazie alla forte ripresa della produzione industriale e degli investimenti pubblici. Oggi sono usciti i dati Istat, che ci portano ottime notizie sia sul mondo del lavoro che sulla crescita”. Così si apriva un articolo pubblicato a fine aprile 2019 su Il Blog delle stelle (cliccate qui per proseguire la lettura).Un articolo pubblicato dal canale d’informazione dei grillini preceduto da una grande foto di Luigi Di Maio nella quale era stato inserito un messaggio chiarissimo: “L’Italia fuori dalla recessione dimostra che la direzione intrapresa dal Governo è quella giusta”.E sotto altri “proclami” come “Andiamo avanti come un treno verso il cambiamento”. Continua a leggere



Torino riapre le strade ai diesel Euro 4. Le polveri nell’aria sono sotto i livelli d’attenzione

Torino riapre le strade alla circolazione delle auto diesel Euro4 dopo che la presenza di polveri sottili nell’aria di Torino è tornata sotto i livelli di attenzione. Lo hanno comunicato i responsabili dell’amministrazione sottolineando che le automobili alimentate a gasolio Euro4 potranno tornare a circolare anche negli undici comuni della cintura e ricordando che resteranno in vigore soltanto le misure permanenti che impediscono la circolazione a tutte le automobili, i veicoli per il trasporto merci e i ciclomotori Euro0 nelle 24 ore 7 giorni su 7 (per i motori diesel fino a Euro1 compreso) Continua a leggere