Un mare di norme complicatissime rischia di far affondare la gestione dei porti italiani

La gestione dei porti italiani rischia di affondare letteralmente in un mare di complicatissime norme che riguardano ambiente, appalti, economia. Un sistema normativo che i responsabili delle Autorità di sistema portuale e tutti gli operatori degli scali italiani, anche in considerazione del fatto che si trovano di fronte a un mercato in continua espansione, chiedono venga semplificato. A chiederlo, lanciando un invito a tutti gli “addetti ai lavori” a lavorare insieme per raggiungere questo approdo, è stato il presidente di Assoporti, Daniele Rossi, intervenuto all’incontro organizzato dal Propeller club nazionale a cui hanno partecipato anche il comandante delle Capitanerie di porto, Giovanni Pettorino e i presidenti delle Autorità di sistema portuale. Tutti assolutamente concordi nel formulare insieme proposte concrete al governo. Una decisione adottata per “testimoniare concretamente la nostra vicinanza per chi ogni giorno si trova a combattere con normative complicate e eccesso di burocrazia”, come ha sottolineato il presidente nazionale del Propeller Club e vicepresidente della Federazione del Mare Umberto Masucci, “semplificando norme che complicano o rallentano l’attività degli scali italiani”.

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