Il caso Brennero rischia di uccidere l’economia italiana ma per qualcuno è solo facile allarmismo

“Vent’anni fa anni fa il traffico internazionale era in mano agli autotrasportatori italiani, che detenevano il 56 per cento del totale: oggi siamo relegati al 15 per cento. Ora con i nuovi pesantissimi divieti di transito al valico del Brennero decisi unilateralmente dall’Austria solo per diventare il gestore della logistica europea, sottraendo lavoro alle nostre imprese, ci saranno ulteriori pesanti ricadute sulle nostre imprese e sull’intera economia, nel breve termine con un rallentamento delle vendite italiane all’estero, e nel lungo termine con la completa sostituzione dei nostri prodotti con quelli dei Paesi limitrofi. Ma perché non lo facciamo anche noi? Continua a leggere

Stop alle auto Euro 6 ma via libera a 200mila tir carichi di rifiuti perché non sappiamo smaltirli

Una colonna di 200mila camion lunga 3300 chilometri.È quella composta da tir e “compattatori” che ogni anno trasporta rifiuti prodotti dalle regioni che non hanno abbastanza impianti per smaltirli e che per questo motivo li destinano alle discariche o ai termovalorizzatori situati in altre regioni o all’estero. Un’interminabile “colonna inquinante” che continua a viaggiare solo perché chi amministra il Paese e le regioni non è stato e non è capace di gestire adeguatamente il territorio, provvedendo anche a smaltire quello che i suoi abitanti producono in termini di rifiuti. La stessa classe politica che vieta i “puliti” Euro 6 a Roma e che lascia che migliaia di vecchissimi impianti di riscaldamento di immobili di proprietà dello Stato, delle regioni, delle Province, dei Comuni, inquinino, ognuno, come decine di migliaia di mezzi in circolazione. Una conferma in più, quella che arriva leggendo i calcoli fatti dai responsabili del centro studi di Ref Ricerche e riportati dal “Sole 24 Ore” che sembra confermare quello che sempre più italiani sembrano pensare: chi sa fare avvia una propria attività propria o mette a disposizione la propria competenza di un’azienda privata. Chi non sa fare nulla si getta spesso in politica.Lì uno stipendio (e anche pesante) non lo si nega a nessuno.

Tragedia del ponte Morandi sepolta dalla vergogna. Ma le sardine non sfilano per protesta

Nessuna manifestazione delle sardine contro questo linguaggio ignobile?”. A porre la domanda, dopo la frase shock del fotografo Oliviero Toscani pronunciata per commentare le polemiche sulla foto scattata a Luciamo Benetton in compagnia proprio di un gruppo di esponenti delle sardine, è la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni che via facebook ha definito con un solo sostantivo, vergogna, la frase incriminata: “Ma a chi interessa che caschi un ponte, smettiamola”.

A chi interessa se crolla un ponte? Scoppia la bufera sulla frase di Oliviero Toscani

“Ma a chi interessa che caschi un ponte, smettiamola”.La frase, imperdonabile da qualsiasi punto di vista la si legga, pronunciata dal fotografo Oliviero Toscani, che ha perso una grade occasione per tenere la bocca chiusa di fronte alle polemiche scatenate dallo scatto che ritrae Luciano Benetton insieme ai fondatori delle Sardine al centro culturale fondato dai Benetton e Toscani, ha scatenato un’autentica bufera. Con un fiume di messaggi di condanna. Continua a leggere

Porti crocevia dei traffici di droga, armi, ma anche di rifiuti pericolosi

Porti crocevia di traffici illegali, scelti dalla malavita perché ideali per commerciare in droga, armi, ma anche in sostanze pericolose da smaltire, con migliaia di container che transitano ogni giorno e la difficoltà (ma sarebbe meglio dire l’impossibilità) di controllare tutto? La risposta probabilmente è sì. E una conferma arriva da due notizie diffuse dalle agenzie: la prima proveniente da Napoli dove tre tonnellate di rifiuti speciali pericolosi diretti nascosti in tre container diretti in Burkina Faso sono state sequestrate nel corso di un’operazione condotta dagli agenti della Guardia di finanza di Napoli e dell’Agenzia delle Dogane che hanno denunciato due cittadini africani, un 53enne della Costa d’Avorio ed un 50enne del Ghana per traffico illecito di rifiuti, falso ideologico e ricettazione. Continua a leggere

Pericolo epidemia da coronavirus sulla nave? I primi test eseguiti hanno scoperto già 10 contagi

È già salito a 10 il numero di passeggeri contagiati dal coronavirus della polmonite a bordo della nave da crociera Diamond Princess messa in quarantena mentre si preparava a sbarcare nel porto giapponese di Yokohama. E il numero potrebbe aumentare anche sensibilmente nelle prossime ore considerato che i dati confermati riguardano solamente una prima parte dei test  eseguiti su un numero ridotto di passeggeri e membri dell’equipaggio, in totale 3700 persone. I dieci passeggeri contagiati sono stati ricoverati in ospedale e nessuno di loro avrebbe sintomi gravi, secondo quanto affermato dal ministro della sanità giapponese, Katsunobu Kato. Continua a leggere

L’economia italiana si è fermata e le bugie dalle gambe corte non la faranno ripartire

Ora che gli ultimi dati sulla situazione economica del Paese hanno certificato che ormai stiamo passando dalla fase di stagnazione a quella della recessione si può affermare che un partito della maggioranza che governa il Paese ha raggiunto pienamente il proprio obiettivo: la decrescita felice è diventata realtà. Una triste realtà: chi l’ha voluta sarà felice, ma milioni d’italiani sicuramente molto meno. La responsabilità non è però solo dei “grillini”: anche chi oggi continua a consentire ai sostenitori di questa teoria economica regressiva di poter fermare l’intero Paese non è esente da colpe, “complice” del vero e proprio dramma che le imprese e i cittadini vivono e che è ormai inequivocabile. Eppure abbiamo esponenti di governo che parlano di situazione temporanea e di rimbalzi Continua a leggere