Riparte la campagna di controlli straordinari della durata di una settimana che periodicamente vede migliaia di agenti della Polizia stradale di tutta Europa aderenti alla rete Tispol impegnati in controlli “mirati” sui veicoli industriali e autobus, controllando in particolar modo lo stato psicofisico dei conducenti, il rispetto dei limiti di velocità, il rispetto della normativa Adr sul trasporto delle merci pericolose, lo stato di manutenzione dei mezzi. Una campagna, chiamata Truck & Bus , iniziata lunedì 14 ottobre per concludersi domenica 20, che segue quella organizzata dal 22 al 28 luglio 2019 durante la quale gli uomini delle Polizie Stradali di 27 Paesi hanno fermato oltre 200mila veicoli industriali, di cui quasi un quinto (per l’esattezza il 18,2 per cento) non è risultato in regola con le norme, contestando in particolare violazioni delle norme sui tempi di guida, scoprendo numerosi carichi di sovraccarico, ma anche “smascherando” oltre 250 manipolazioni al cronotachigrafo digitale.
L’operazione controlli sulle strade per accertare la regolarità dei mezzi pesanti non può che essere vista positivamente. Mi piacerebbe però, in nome della trasparenza, che al termine dell’operazione si dessero informazioni su quanti mezzi esteri sono stati controllati e quanti sono risultati invece quelli italiani. Questo dovrebbe essere la conseguenza del fatto che sulle nostre strade ormai i vettori italiani sono la minoranza. Quindi se non si vuole discriminare i nostri autotrasportatori quelli che dovrebbero essere verificati in numero maggiore sono gli esteri. Sono però certo che così non sarà.