Autotrasporto, in 10 anni scomparse 34mila imprese e persi 145mila posti di lavoro

Sono 34.500 le imprese di autotrasporto “perse per strada” dall’Italia in 10 anni, dal 2008 al 2017, periodo che ha visto chiudere più di un’attività su quattro nel settore (il 27 per cento del totale) riducendo il parco circolante oltre le 3,5 tonnellate di 134mila unità (con un meno 22per cento). A diffondere i dati è uno studio di Automotive Aftermarket Intelligence, una squadra di esperti in analisi di mercato, specializzati nel settore veicoli, che ha preso in esame l’andamento delle immatricolazioni di veicoli merci nell’Unione Europea nel decennio, rilevando una perdita per l’Italia di 13,3 miliardi di euro per le mancate vendite di veicoli nuovi e di 105 milioni di euro nell’imposta provinciale di trascrizione, oltre a una perdita di 135mila posti di lavoro per chi, di professione, fa il conducente. conducenti. Continua a leggere

Tav, i costi superano i benefici. Giachino: “Sì, ma perché sono stati calcolati in modo sbagliato”

L’analisi sulla Tav per stabilire i possibili costi e i benefici svolta dai professori nominati dal ministro per le Infrastrutture e i trasporti Danilo Toninelli è palesemente sbagliata su entrambi i fronti: sia dal lato costi sia dai benefici. Parola di Mino Giachino, ex sottosegretario ai Trasporti e oggi promotore della petizione sì Tav (che su change.org ha ottenuto oltre 110mila adesioni) che commentando le prime notizie diffuse dopo la consegna del rapporto sulla Torino-Lione avvenuta ieri in Francia al ministro francese Christian Masset, e secondo la quale i costi “sorpasserebbero” i benefici per un valore di 7 miliardi di euro, si è domandato “come si possa fare a considerare i benefici solo per 25 anni per un’opera che ne durerà almeno 200”. Continua a leggere

Tir di nuovo sotto attacco, ma le accuse per quanto accaduto al Brennero sono infondate

“Quello che è accaduto tra venerdì notte e sabato sull’Autostrada del Brennero investita  da un’ondata di maltempo sta portando all’ennesimo attacco “gratuito” contro i tir, colpevoli secondo alcuni di aver paralizzato la A22. La radice del problema va invece cercata poco più in là dei nostri confini: in Austria”. Sono in molti, in queste ore, fra i rappresentati del mondo dell’autotrasporto, a puntare l’indice accusatore contro i “veri responsabili” dei problemi di circolazione sulla A22. Fra loro c’è anche Sergio Piardi, presidente della Fai, federazione autotrasportatori italiani, di Brescia, Continua a leggere