Assoporti indica la strada a chi sarà scelto alle urne per guidare il Paese: precedenza agli scali

“La portualità non è un problema settoriale, lo sviluppo dei porti, della logistica e della manifattura a questi correlati è un problema del Paese. Incrociamo dinamiche globali, trattiamo con player di dimensioni spaventose e se non siamo capaci di saperli affrontare diventa un problema per Trieste, Palermo, Napoli e tutti noi”. A evidenziare, una volta di più, il ruolo strategico degli scali italiani in un Paese che rappresenta naturalmente la miglior piattaforma logistica del Mediterraneo, è Zeno D’Agostino, presidente di Assoporti che in occasione dell’assemblea programmatica pubblica dell’associazione svoltasi a Roma ha ribadito come l’Italia debba “essere in grado di definire dove dobbiamo andare, a prescindere dagli interlocutori politici che avremo nei prossimi mesi. Mai come oggi dobbiamo fare squadra”, ha affermato Zeno D’Agostino, “siamo in fase di chiusura di un percorso governativo, dobbiamo vedere quello che è successo in questi anni ma vogliamo soprattutto definire le linee di sviluppo e le strategie future della portualità italiana, abbiamo tutte le carte in regola per farlo. Saluteremo un ministro, una struttura che ci ha aiutato, e non abbiamo molte idee di quello che ci aspetta nel futuro ma dobbiamo essere in grado di definire dove dobbiamo andare, a prescindere dagli interlocutori politici che avremo nei prossimi mesi”.

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