Un’auto si ferma in superstrada, la conducente chiama il carro attrezzi convenzionato con la propria assicurazione che però ritarda un po’, una pattuglia della polizia fa intervenire un altro mezzo di soccorso. Risultato: intervengono due mezzi di soccorso e la conducente si ritrova a pagare 134 euro per quello chiamato dalla polizia. È giusto? Leggete il “diario” di quanto accaduto inviato alla redazione di stradafacendo.tgcom24 dalla protagonista dell’episodio e la risposta fornita dall’avvocato Giangiacomo Alborghetti. Domanda: “Oggi la mia auto si è fermata in superstrada, ho chiamato il carro attrezzi della mia assicurazione che mi ha tempestivamente risposto: sarebbe arrivato in poco più di mezzora. Ho messo il triangolo e la pettorina di soccorso, sopraggiunge una pattuglia delle forze dell’ordine che constatato il tutto dice: ci vuole troppo tempo, ora chiamo io il carro attrezzi che lei poi dovrà pagare. Continua a leggere
Archivi giornalieri: 3 Novembre 2017
Drogati al volante scagionati dall’ospedale: così un infermiere “ripuliva” gli esami del sangue
“Ripuliva” il sangue per evitare che gli esami scoprissero che gli automobilisti si erano messi al volante sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. La Polizia stradale di Giulianova, in provincia di Teramo, ha arrestato un infermiere in servizio al pronto soccorso dell’ospedale di Giulianova e l’automobilista che cercava di farsi coprire. L’indagine, spiega un comunicato della Polizia, ha preso “il via nel maggio del 2016 a seguito di un controllo effettuato a un automobilista, risultato poi positivo alla cocaina e sottoposto al successivo controllo nell’ospedale di Giulianova”. Continua a leggere