L’auto sul traghetto è la prima a dover sbarcare, ma l’autista per mezz’ora non si trova…

Immaginate un’auto, in pole position di fronte ai portelloni del traghetto che stanno per spalancarsi e far sbarcare migliaia di turisti, senza conducente. Ferma, senza che nessuno possa spostarla (il conducente si è “perso” chissà dove e non arriverà se non dopo una mezz’ora abbondante…) e con gli automobilisti alle sue spalle costretti a sfiorare le pareti del traghetto per scendere, rallentando clamorosamente le manovre di sbarco. Una situazione che è accaduta a fine agosto al porto di Genova, su un traghetto proveniente dalla Sardegna, Porto Torres. Decine e decine di conducenti bloccati da un signore che pure era consapevole di essere fra i primissimi a scendere e che nonostante questo si è presentato come nulla fosse, fuori tempo massimo, quando ormai quasi tutto il ponte rimasto bloccato si era svuotato. Improvvisa emergenza (così mostruosamente grave da impedire di avvisare l’equipaggio della nave del problema e magari affidare le chiavi a qualcuno perché spostasse l’auto?) o esempio di maleducazione tipica di chi, sempre più numeroso, pensa solo ai fatti suoi fregandosene del diritto di altri di non restare semi imbottigliati? 

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