Quasi 8.000 (7.713) veicoli controllati in due giorni, con oltre 2.200 violazioni accertate, di cui 745 multe elevate a causa del mancato uso della cintura da parte del conducente, del passeggero anteriore e del passeggero posteriore. Sono i numeri di una vasta operazione realizzata dalla Polizia Stradale per sensibilizzare gli utenti della strada sull’utilizzo delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per i bambini. Duranti i controlli sono stati sanzionati 70 conducenti per aver trasportato bambini senza utilizzare i sistemi di ritenuta previsti. Continua a leggere
Archivio mensile:Febbraio 2015
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Pompe bianche, la mappa regione per regione: record di “indipendenti” in Veneto
È il Veneto la regione italiana con la percentuale maggiore di pompe bianche. Qui ci sono 574 “indipendenti” su un totale di 1.816 punti vendita, il 32 per cento. Al secondo posto c’è la Campania, con 338 pompe bianche (il 23 per cento del totale), seguita da un terzetto di regioni al 20 per cento: Umbria (407 indipendenti), Marche (710) ed Emilia-Romagna (1.718). Continua a leggere
Rc auto, si pagherà meno con la scatola nera e i controlli preventivi del veicolo
Le compagnie assicurative saranno obbligate a praticare forti sconti sull’Rc auto se il cliente accetta alcune misure, come l’installazione della scatola nera o il controllo preventivo del veicolo. Lo prevede il Ddl concorrenza. Quelle sulle assicurazioni, ha sottolineato il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, sono intese “a favore del consumatore finale”. Continua a leggere
I giudici del Tar hanno deciso: i costi minimi per la sicurezza vanno rispettati
Trasportatori creditori verso l’Ilva, il sito del ministero scrive: sono prededucibili
Sistri, a luglio il bando per il nuovo sistema e per cancellare 7 anni di scandali
I responsabili di Consip, società per azioni del ministero dell’Economia e delle Finanze che ne è l’azionista unico, bandirà a luglio la gara per l’affidamento in concessione dello sviluppo e della gestione del sistema di tracciabilità dei rifiuti. Lo ha annunciato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, dopo la sottoscrizione della convenzione con cui il ministero affida a Consip il compito di espletare la gara, affermando che le priorità assolute saranno “trasparenza e legalità, unite a economicità e semplificazione per le imprese. Continua a leggere
Trasporto e Governo, la pace è durata poco. Pronta la marcia su Roma
“Il mancato riferimento nel decreto Ilva all’inserimento della pre deducibilità dei crediti delle imprese di autotrasporto costringe gli operatori dell’autotrasporto a mantenere la sospensione dei servizi di trasporto nei confronti dei stabilimenti Ilva. Solo la certezza di tale possibilità potrà indurre gli operatori a rivedere le proprie posizioni”. Ad affermarlo, in un comunicato stampa, sono i responsabili di Unatras che in una lettera (firmata anche da Anita) inviata ai commissari dell’Ilva Piero Gnudi, Corrado Carruba ed Enrico Laghi, oltre che al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, al vice capo di gabinetto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Maria Teresa Di Matteo e al ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi hanno chiesto, a nome di tutte le federazioni dell’autotrasporto, un incontro urgente per affrontare gli argomenti di loro competenza. Continua a leggere
Sistri, il Governo promette i rimborsi e intanto anticipa ad aprile le sanzioni
Il ministero dell’Ambiente sta valutando la possibilità di rimborsare i contributi versati dalle imprese della filiera dei rifiuti per l’iscrizione al Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi, per gli anni dal 2010 al 2012, tramite restituzione o compensazione sui futuri oneri da versare. Lo ha annunciato il sottosegretario di Stato all’Ambiente, Silvia Velo, in risposta a un’interrogazione parlamentare presentata alla Camera da Patrizia Terzoni dei Movimento 5 Stelle. Si tratta di contributi indebitamente versati dalle imprese per il sistema che negli anni 2010, 2011, 2012 non ha invece operato. Continua a leggere
Donna al volante, sesso mutante: dal tipo di auto che guida si capisce come lo fa…
In tempi di 50 sfumature di grigio ecco che tutti si sentono in diritto e in dovere di parlare di sesso. Il sito statunitense Yourtango.com si è divertito, per esempio a esaminare cosa trasmette inconsciamente una donna a livello di sex appeal attraverso il suo mezzo di trasporto. Il risultato è decisamente a luci rosse. E’ consigliata e consentita la lettura solo a un pubblico adulto. Se una donna guida un vecchio pick-up, per esempio, apprezza il sesso tradizionale, seguito da una birra fredda. Non ha grande fantasia nelle posizioni e non ama i sexy-toys. Se invece ha un pick-up nuovo di zecca vuol dire che adora gli incontri in un fienile. E la donna su una Toyota Prius? Ama le lenzuola di seta, i cubetti di ghiaccio, i bagni profumati e i… massaggi. Se invece guida una Lexus ibrida vuol dire che ama i sexy-toys, ma devono essere costosi, almeno da 500 dollari ciascuno. Continua a leggere
Liti tra automobilisti in crescita. E spesso a tirare calci e pugni sono anche i passeggeri
Rinnovo della polizza auto, 6 italiani su 10 prima di decidere navigano in Internet
Oltre sei automobilisti italiani su dieci confrontano i prezzi delle assicurazioni online e richiedono diversi preventivi prima di sottoscrivere una polizza. E solo tre italiani su dieci non hanno mai cambiato compagnia assicurativa, a conferma che il web ha rivoluzionato questo settore soprattutto per quanto riguarda gli assicurati alla ricerca innanzitutto del risparmio.Una rivoluzione facilitata anche dall’abolizione del tacito rinnovo grazie alla quale oggi basta attendere la scadenza annuale della vecchia polizza e connettersi per sostituirla. Continua a leggere
Saldo dei debiti e nuovi contratti garantiti: Ilva e trasporto possono “ripartire”
“Il ministro Maurizio Lupi ha fatto la sua parte e grazie al prezioso ruolo che che ha saputo rivestire nelle ultime caldissime giornate, intervenendo sia con il ministro per lo sviluppo Economico Federica Guidi sia con i commissari chiamati a salvare L’Ilva, oggi possiamo dire di aver superato uno dei momenti più critici del dialogo fra mondo dell’autotrasporto e Governo. Aver terminato l’incontro decisivo sul caso Ilva con la definizione della prededucibilità dei crediti per il mondo dell’autotrasporto (e dunque con la garanzia che le imprese di trasporto saranno fra le prime a essere saldate senza dover ricorrere ai giudici); con la tutela che i nuovi contratti sottoscritti saranno garantiti, per i primi 3 mesi di lavoro, da un pagamento anticipato pari all’80 per cento dell’importo da fatturare e, per il periodo successivo con un anticipo del 60 per cento e un saldo del 40 per cento a 30 giorni; e, ancora, con la decisione di sospendere i versamenti erariali fino a fine dicembre 2015 e di costituire un fondo di garanzia, ci autorizza a dichiararci soddisfatti per un risultato sul quale qualcuno, probabilmente, non avrebbe scommesso”. Continua a leggere
No Tav, condannati attivisti che lanciarono oggetti contro le forze dell’ordine
Vietato fumare in auto? L’Inghilterra dice sì, l’Italia potrebbe presto imitarla
Fumare in spazi chiusi e piccoli come l’automobile peggiora i danni causati dal fumo passivo, come asma e bronchite. E sui bambini le conseguenze sono ancora più gravi: basta una sigaretta accesa in auto per esporli ad alti livelli di inquinanti atmosferici e di sostanze chimiche cancerogene. Partendo da questi dati il Parlamento inglese ha votato con 342 si e 74 no il divieto di fumare in presenza di minori di 18 anni nell’abitacolo dell’automobile. I trasgressori verranno puniti con una multa di 50 sterline. La decisione segue a una simile presa qualche tempo fa in Galles e anche la Scozia ne sta discutendo. E l’Italia? Continua a leggere
L’Ilva vende i prodotti facendo pagare il trasporto: perché poi non paga gli autisti?
Con una lettera aperta a tutta pagina pubblicata una settimana fa su Il Giornale le associazioni dell’autotrasporto hanno chiesto al presidente del Consiglio d’intervenire sul caso Ilva e sul mancato pagamento, per milioni di euro, a imprese di trasporto che lavorano per il gruppo siderurgico. Una richiesta d’intervento immediato, prima che fosse troppo tardi; un Sos lanciato a nome di centinaia d’imprenditori sull’orlo del fallimento e di migliaia di dipendenti sull’orlo del licenziamento per colpa dell’Ilva. Nessuno ha risposto. E le notizie che giungono dal Senato non lasciano presagire nulla di buono: il ministero dell’Economia sembra infatti contrario a una sospensione del versamento dei contributi e dell’Iva per le aziende coinvolte e che non sono più in grado di proseguire l’attività come invece vorrebbero, con senso di responsabilità, per non lasciare l’Ilva senza rifornimenti, ben sapendo che lo spegnimento degli altiforni provocherebbe la definitiva chiusura della produzione. Continua a leggere