Tempi di guida e di riposo, sanzioni per il 45 per cento dei camionisti controllati

Imbrogliare non sempre conviene. Ne sa qualcosa un autotrasportatore dipendente di una ditta di Benevento fermato dai vigili di Cesena. Ha dovuto pagare 1.690 euro di multa. Il motivo? Durante le verifiche gli agenti hanno rilevato l’alterazione del sigillo del cronotachigrafo (strumento obbligatorio per il controllo dei periodi di guida), manomissione confermata successivamente anche da un’ispezione eseguita da personale specializzato, che ha provveduto a ripristinare la regolarità dell’apparecchio. Continua a leggere



Multe da decine di migliaia di euro in arrivo per l’autotrasporto? È colpa del Sistri

Sistri GiornaleMulte per decine o addirittura centinaia di migliaia di euro in arrivo per le aziende di autotrasporto italiane? A lanciare l’allarme, attraverso una lettera aperta a tutta pagina  pubblicata su Il Giornale di oggi, mercoledi 21 gennaio, sono due associazioni di categoria, Fai Conftrasporto e Anita, che frugando tra le righe del decreto Milleproroghe hanno scovato l’ennesima beffa legata al Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti che in sette anni si è guadagnato probabilmente il diritto a entrare nel guinness degli scandali italiani. Per una ragione ormai notissima a migliaia di imprese: che in sette anni il progetto, costato centinaia di milioni di euro e finito anche al centro di un’inchiesta giudiziaria, non è mai stato in grado di funzionare. Continua a leggere



Ilva, la protesta degli autotrasportatori: “Fatture non pagate da maggio 2014”

Non c’è pace per gli autotrasportatori che lavorano con lo stabilimento Ilva. I pagamenti sono in forte ritardo, con le fatture che non vengono pagate da maggio 2014. Per questo motivo gli autotrasportatori aderenti a Confartigianato hanno inviato una lettera al prefetto di Taranto e al commissario straordinario dell’Ilva annunciando la proclamazione dello stato di agitazione e il conseguente stop ai servizi. Continua a leggere



Uber investe sull’Europa. “Ancora più auto. L’industria dei taxi protegge se stessa”

”Se troveremo un quadro normativo che lo renda possibile, promettiamo lavoro e meno congestioni stradali. L’impatto che possiamo avere sulle città è enorme”. Parola di Travis Kalanick, ceo di Uber, che per il 2015 scommette sempre più sull’Europa. Con più auto e assunzioni. Parlando alla conferenza Digital Life Design a Monaco di Baviera, Kalanick, come riporta il Wall Street Journal, ha spiegato che intende ”stabilire una nuova partnership” con le città europee, portando sulle loro strade 400mila vetture e creando 50mila posti di lavoro. Continua a leggere