Passeggere violentate dai conducenti: neppure questo basta a regolamentare il servizio?

Sono anni che Conftrasporto chiede ai rappresentanti dei vari Governi di affrontare la riforma del trasporto pubblico offerto da taxi e da noleggiatori con conducente. Ma nulla si è mosso lasciando spazio a ogni possibile conseguenza. Comprese le comiche finali alle quali siamo giunti oggi, visto che il tribunale di Roma, dopo aver stabilito il blocco totale dei servizi resi dalla piattaforma Uber (società pronta a “vendere” servizi di trasporto persone con una semplice App), con una nuova sentenza ha autorizzato invece la piattaforma a operare. Una situazione che pone diversi interrogativi, alcuni dei quali allarmanti. Sull’attività di Uber si sono dette molte cose e non solo in Italia.  Continua a leggere

Le auto volanti sono la soluzione per superare il traffico? Uber vuole testarle entro tre anni

Uber alza lo sguardo e cerca una nuova “strada”. La compagnia non ha nel mirino solo le auto che si guidano da sole, ma anche le prime vetture volanti. A Dallas, il direttore prodotti di Uber Jeff Holden ha annunciato che l’azienda ha intenzione di effettuare i primi test sulle auto volanti entro tre anni. A ottobre Uber aveva spiegato di voler progettare veicoli volanti per permettere ai pendolari di superare il traffico.  Continua a leggere

Taxi e auto a noleggio, senza nuove regole si rischia solo di far accelerare la rivolta dei forconi

Rabbia, scarsa fiducia nelle istituzioni: sembrano essere queste le motivazioni che stanno inducendo i tassisti di diverse zone d’Italia a protestare. Rabbia e sfiducia contro un Governo pronto a favorire la concorrenza di Uber, società ideatrice dell’app con la quale prenotare un’autovettura a noleggio e diventare così padrona del mercato? La realtà è un po’ diversa da quella che diversi media hanno trasmesso all’opinione pubblica attraverso un messaggio distorto. Con la proroga approvata dal Parlamento non si è infatti voluta favorire Uber, bensì prorogare ancora una volta il termine di entrata in vigore di un articolo inapplicabile: quello che, per fare un esempio, obbligherebbe un autista che abbia appena compiuto il tragitto Milano – Roma a non prendere a bordo nella capitale un nuovo cliente per portarlo nel capoluogo lombardo, perché prima dovrebbe ripassare dal punto di partenza.  Continua a leggere

Auto di proprietà addio. Nel 2025 viaggeremo solo su quelle condivise, senza volante e pedali

Entro un decennio guideremo auto senza volante e senza pedali?  Potrebbe accadere, almeno secondo John Zimmer, il presidente di Lyft, società antagonista di Uber, convinto che entro il 2021 la maggioranza delle auto sarà a guida autonoma, che entro il 2025 negli Stati Uniti spariranno i veicoli di proprietà e che sulle auto potrebbero anche non essere più necessari volante o pedali. Il presidente di Lyft ha ipotizzato tutto questo in un documento che si chiama ‘La terza rivoluzione dei trasporti’,nel quale invita a immaginare “per un attimo come sarebbe il nostro mondo  con meno traffico e inquinamento, marciapiedi più larghi, meno parcheggi, più spazi verdi. Continua a leggere

L’auto di Uber? Potrebbe arrivare senza conducente: a fine mese i primi test con Volvo

Ora ci prova anche Uber. Il servizio di auto a noleggio con conducente con prenotazione tramite app imbocca la strada delle vetture a guida autonoma, sulla scia di quanto stanno provando a fare già in molti, come Google, Apple, Fca e Ford. La prima flotta di auto Uber senza pilota arriverà sulle strade di Pittsburgh, negli Usa, a fine mese. I clienti richiederanno la vettura come sempre attraverso la app e in base a una selezione casuale potrà arrivare un’auto senza pilota: al posto di guida, almeno per ora, ci sarà comunque un autista pronto a prendere il controllo dell’auto in caso di imprevisti. Continua a leggere

AppTaxi, come e dove prenotare (ma anche pagare) la corsa dallo smartphone

La “guerra” tra taxi e Uber, colosso deciso a conquistare il mercato delle corse (anche sulle auto a noleggio) in Italia usando come “arma” le app,  non si combatte solo nelle piazze, con le proteste, o nelle aule dei tribunali. I tassisti hanno infatti deciso di rispondere anche sul piano tecnologico. Usando la stessa identica arma: lo smartphone. Da qualche tempo, per esempio, è attiva appTaxi, che permette di prenotare la corsa direttamente dallo smartphone. Al network aderiscono i maggiori operatori di radiotaxi in Italia, da Nord a Sud. Prenotare il taxi è estremamente semplice. Continua a leggere

Taxi prenotati con un’app? “A patto che Uber sia solo piattaforma informatica”

“Uber è una piattaforma informatica e come tale ha senso e utilità. E tale deve restare”. Così il vice presidente di Confcommercio e presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, ha commentato le dichiarazioni del commissario europeo Katainen sulla piattaforma Uber e sulla necessità di non ostacolare il progetto tecnologico che consentirebbe di prenotare un taxi con una semplice app. “Non so quanto le dichiarazioni del vicepresidente della Commissione Ue Jyrki Katainen siano il frutto di un’effettiva conoscenza della materia”, ha proseguito Paolo Uggè, “so invece che il Governo Italiano, rimasto a lungo alla finestra sulla vicenda, riceverà a breve  una delega dal Parlamento per intervenire sulla materia”. Continua a leggere

Servizio taxi e auto a noleggio: prima viene la sicurezza, poi vengano pure le App

Mercoledì 4 maggio la viabilità di Milano è andata in crisi per la protesta dei tassisti, scesi in piazza a manifestare contro l’abusivismo dilagante nel settore. Le responsabilità sono da attribuirsi ai diversi esecutivi e ministri dei Trasporti che si sono succeduti dal 2008 e in particolare a chi, incapace di decidere o desideroso di favorire qualche categoria, ha preferito intervenire con una normativa demenziale che penalizza l’attività dei noleggiatori (basti pensare all’obbligo di dover cominciare e terminare ogni servizio presso la sede della rimessa situata nel Comune che ha rilasciato l’autorizzazione) favorendo l’incertezza normativa. Continua a leggere

Taxi e auto a noleggio: attenti a non liberalizzare la possibilità di uccidere

Si registrano sempre più appelli, anche da parte di illuminati professori universitari, sulle positività che le liberalizzazioni, se attuate in tutti i settori, porterebbero ai cittadini. Ma attenzione: le generalizzazioni sono spesso pericolose. A dimostrarlo sono i fatti, registrati laddove si è deciso di seguire questa strada senza comprendere che se è necessario dire sì al mercato libero è altrettanto indispensabile saper pronunciare un secco no al Far West. Ottenendo risultati di segno opposto. Ci sono alcuni settori in particolare, quelli che impattano sulla sicurezza e la salute, come i trasporti, che debbono seguire in modo ferreo queste regole se non si vuole  correre il pericolo di danneggiare  gli utenti. Si vuole rendere “libero” un colosso mondiale come Uber di fornire un taxi o un’auto a noleggio con conducente tramite una banalissima App sul telefonino? Continua a leggere

Taxi contro Uber, il 18 marzo Roma si ferma: manifestazione con 10mila autisti

Da Londra a Parigi, per arrivare fino a Roma. I tassisti sono sul piede di guerra per il caso Uber. I sindacati hanno proclamato lo sciopero generale della categoria per il 18 marzo con una manifestazione nazionale a Roma alla quale sono attesi più di 10mila autisti provenienti da molte città italiane (in tutto sono circa 50mila). Il corteo partirà dal Circo Massimo e raggiungerà piazza Venezia, passando dal Colosseo e dai Fori. Continua a leggere

Uber si alza in volo, si allea con Airbus per offrire anche i viaggi in elicottero

Uber vola, nel vero senso della parola. La compagnia che fornisce, tra le polemiche, il noleggio auto con conducente tramite un’app sta per partire per un nuovo viaggio. Uber si sta infatti alleando con Airbus per effettuare dei voli su richiesta in elicottero. La notizia arriva direttamente dall’amministratore delegato di Airbus, Tom Enders, intervistato dal Wall Street Journal. Continua a leggere

Uber mappa le strade, i dati raccolti per migliorare i percorsi e la stima dei tempi

Uber mappa le strade, proprio come fa da tempo Google con le sue vetture che raccolgono le immagini delle arterie di tutto il mondo che poi finiscono su “Street View”. La compagnia ha confermato che una flotta di auto sta girando per gli Usa con una telecamera sul tetto. L’obiettivo, spiega Uber, è quello di migliorare gli algoritmi che calcolano percorsi e tempi di percorrenza. Con la mappatura delle strade Uber vuole migliore le indicazioni sul percorso suggerito e i tempi stimati di arrivo in un determinato luogo, informazioni utili per il servizio di noleggio auto con conducente. Continua a leggere

Uber, la rabbia dei tassisti. Protesta a Montecitorio: “Non passa l’abusivo”

“Non passa l’abusivo”. È questo il testo di uno striscione esposto dai tassisti che giovedì sono tornati in piazza a Roma per protestare contro Uber. Le auto bianche hanno organizzato un presidio davanti a Montecitorio. La mobilitazione è nata in seguito alle indiscrezioni di un incontro che, secondo gli organizzatori della protesta, si sarebbe tenuto nei giorni scorsi a via del Nazareno tra alti dirigenti del Pd e i vertici della società americana, oltre alla preoccupazione per diversi emendamenti all’esame della commissione Trasporti che liberalizzerebbero il settore. Continua a leggere

Pitruzzella: “Uber è un fenomeno positivo, ma si devono fissare delle regole”

“Uber è un fenomeno positivo, ma si devono fissare delle regole, tutti devono competere a parità di condizioni per garantire i cittadini”. Lo ha detto il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella a Radio Anch’io. La vicenda legata a Uber, ha spiegato, “esprime un tratto caratterizzante della nostra economia dovuto alla rivoluzione tecnologica. A questo si può reagire o con un Far West, per cui ognuno fa quello che vuole; oppure bloccando l’innovazione. Sarebbero entrambi metodi sbagliati”. Continua a leggere

I cittadini si trasformano in corrieri? Amazon studia il metodo Uber

Il metodo Uber potrebbe essere utilizzato anche per le consegne dei pacchi. Secondo il Wall Street Journal, Amazon sta infatti sviluppando una app attraverso la quale reclutare e pagare persone comuni per fare le consegne al posto delle società specializzate. L’idea è quella di coinvolgere i cittadini per effettuare le consegne durante il loro percorso abituale. Una sosta, la consegna del pacco e via. Tutti, quindi, potranno diventare corrieri. Continua a leggere