Auto che si guidano da sole, che sfida: le grandi case costruttrici contro Google

In un futuro neanche troppo lontano i vari Alonso, Vettel, Button e Hamilton dovranno guardarsi bene dai loro ingegneri. Potrebbero infatti essere dei tecnici i loro maggiori avversari, anzi potrebbero sostituire i piloti del tutto su auto senza conducente. Nei primi mesi di quest’anno Google ha svelato un prototipo progettato specificamente per il funzionamento autonomo. Come riferisce Forbes, questo modello non aveva volante, acceleratore, pedale del freno o leva del cambio. Le sole cose che il guidatore controlla sono un pulsante rosso “e-stop” per fermate dettate dal panico e un pulsante separato per l’accensione.
L’automobile può essere chiamata con un’applicazione dello smartphone, raccogliere un passeggero e portarlo in modo automatico a una destinazione selezionata su una smartphone app, senza la necessità di un intervento umano.
I veicoli saranno dotati di sensori elettronici in grado di vedere per circa 200 metri in tutte le direzioni. La parte anteriore dell’automobile sarà fatta di un materiale simile a polistirolo nel caso il computer abbia un guasto e venga colpito un pedone. Il New York Times descrive l’automobile come “una piccola automobile di forma sferica proveniente dal futuro, semplificata in modo da funzionare da sola”.
Un po’ presto per parlare della Formula Uno, quindi. Ma non è impegnata solo Google in questa iniziativa. Ci sono pure Audi, Mercedes, Bmw e Volvo. Commentando i progressi degli altri costruttori, Sergey Brin di Google ha detto al New York Times: “Quelle cose non sembrano completamente in sintonia con la nostra missione di essere trasformativi”.

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