Trasporto pubblico locale, con i tagli del Governo biglietti più cari del 20 per cento

Le tariffe del trasporto pubblico locale aumenteranno del 20 per cento a causa degli aggiustamenti fiscali e dei tagli alla spesa per gli enti locali decisi dal Governo. Lo sostiene l’agenzia di rating Fitch che, in un rapporto, prevede che le perdite aggregate del settore del trasporto pubblico locale raggiungeranno i 300 milioni di euro nel 2014 da una media di circa 100 milioni di euro negli ultimi cinque anni. Fitch, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg, sostiene che il settore dovrà aumentare le tariffe di circa il 20 per cento per compensare tagli nei finanziamenti statali per circa 400 milioni di euro entro il 2014, pari al 5 per cento del bilancio del settore. Intanto è già iniziato l’aumento dei prezzi dei biglietti degli autobus in alcune città. Come Bologna (+20 per cento), Milano (+50 per cento) e Napoli (+10 per cento), mentre Torino e Roma hanno annunciato aumenti tariffari nel 2012. 

Secondo l’agenzia di rating i tagli nei finanziamenti non possono essere gestiti principalmente riducendo il livello di servizio: “La struttura dei costi del settore è molto rigida, con il personale che rappresenta il 60 per cento dei costi, e altamente esposta alla volatilità dei costi dei carburanti (il 15 per cento dei costi). Dopo un aumento del 19 per cento nel 2011, i prezzi del carburante dovrebbero aumentare ancora di circa il 15 per cento nel 2012, principalmente per l’aumento delle accise sulla benzina”. Nello scenario di Fitch, “una riduzione del 5 per cento nei livelli di servizio contribuirà a limitare l’aumento dei costi solo per l’1,5 per cento”.
Le minori risorse, inoltre, peseranno sulla liberalizzazione del settore, avverte Fitch, sottolineando che “solo una crescente consapevolezza delle necessità finanziarie del settore possono rendere accettabili” ulteriori tagli. Il settore ha “un forte bisogno di investimenti”: secondo Fitch, “per allineare l’età media dei mezzi italiani a quella europea, gli investimenti dovrebbero essere di circa 5 miliardi nei prossimi 10 anni, pari a circa 10 euro per cittadino”.

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