Verona scommette sui filobus elettrici. A Como arrivano nuovi autobus Eev

A Verona da ottobre iniziano i lavori per i filobus elettrici. Entreranno in funzione fra tre anni e sono capaci di generare energia quando frenano. In questo modo i consumi di elettricità si riducono del 30 per cento. Il modello scelto nella città scaligera viene già utilizzato con grande successo nei Paesi Bassi. Grazie a un sistema di guida vincolata, il filobus elettrico accosta a un solo centimetro dalle fermate, rendendo così accessibili a tutti, senza scalini, salita e discesa dai mezzi. Viste le percorrenze relativamente brevi, urbane, all’interno ha dai 30 ai 40 posti a sedere, lungo i lati. 

Ciò per consentire la maggiore portata possibile, che arriverà a 140 passeggeri, fra seduti e in piedi. A bordo ci saranno inoltre computer che lanceranno messaggi a video e vocali, per consentire anche a persone non vedenti di capire l’arrivo alle fermate. Sono queste le principali caratteristiche del filobus bi-modale su ruote Citea, il mezzo che circolerà a Verona con i fili elettrici in periferia e senza in centro, su due percorsi per complessivi 23,7 chilometri.
A Como, nella città di Volta, l’inventore della pila, invece si continua a viaggiare con i carburanti tradizionali. Anche con gli autobus a gasolio si può, però, inquinare meno e risparmiare. E in questa direzione Asf Autolinee ha presentato in piazza Cavour undici nuovi autobus destinati al servizio urbano ed extraurbano, per un investimento di oltre 2 milioni e 300mila euro, finanziati al 50% da fondi pubblici. “Un investimento”, si legge nel comunicato di Asf, “che si va a sommare al milione e 474mila euro del 2011 per l’acquisto di altri sette nuovi veicoli. Oggi l’età media del parco mezzi dell’azienda di trasporto pubblico di Como e Provincia scende a 8,6 anni, in linea con il piano di rinnovo della flotta”.
Alla presentazione hanno preso parte l’assessore ai Trasporti del Comune di Como, Stefano Molinari, l’amministratore delegato di Asf Autolinee, Annarita Polacchini e il presidente di Spt spa, Fabrizio Quaglino. Nel dettaglio, l’investimento complessivo ha riguardato l’acquisto di nove autobus da 12 metri per il servizio extraurbano e di due mezzi, rispettivamente da 12 e 18 metri, per il servizio urbano. Grande attenzione all’inquinamento, si diceva. I veicoli sono infatti tutti dotati di motorizzazione diesel Eev (Enhanced Environmentally – friendly vehicle) che produce emissioni inferiori alle prescrizioni Euro 5, bassa fumosità e abbattimento dei livelli di particolato nell’aria. Inoltre, i nuovi mezzi sono dotati di aria condizionata e del sistema automatico per far salire i disabili. Gli undici autobus sono entrati in servizio con il ritorno degli studenti dalle vacanze scolastiche, a gennaio 2012.
Attualmente la flotta aziendale è composta per il 30 per cento da veicoli Euro 5 o Eev e per il 5 per cento da Euro 4, gli altri sono Euro 3 o Euro 2 con filtro antiparticolato. In totale sono 311 gli autobus in servizio, di cui 68 urbani. Annarita Polacchini, amministratore delegato di Asf Autolinee, ha dichiarato: “L’acquisto dei nuovi veicoli, caratterizzati da un elevato grado di avanzamento tecnologico volto al rispetto dell’ambiente, fa parte di un piano di rinnovo del parco autobus  aziendale che porterà nel corso dell’anno all’acquisto di altri 12 nuovi veicoli”.

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