Benzina a rischio, 15 giorni di sciopero dei gestori: si inizia l’8, il 9 e il 10 novembre

Si inizia con tre giorni di chiusura, l’8, il 9 e il 10 novembre. Ma la protesta dei benzinai sarà decisamente più ampia. I gestori hanno infatti deciso di proclamare 15 giorni di sciopero per protesta, come spiega una nota, “contro il Governo che si rifiuta di liberalizzare il settore e cancella il bonus che riconosceva il ruolo di sostituto di imposta ricoperto dalla categoria”. I gestori denunciano “la più assoluta inerzia del Governo, inadempiente rispetto agli impegni ripetutamente assunti, mettendo a rischio di fallimento circa 25.000 piccole imprese e i 140.000 posti di lavoro degli addetti occupati”. 

Nel mirino dei gestori soprattutto “la mancata liberalizzazione del settore che impedisce letteralmente alle piccole imprese di gestione di competere sul libero mercato”, ma anche la decisione (presa con l’ultimo milleproroghe) di azzerare per il 2012 l’abbattimento forfetario del reddito di impresa attraverso le deduzioni fiscali che in passato, come affermano i gestori, “è stato utilizzato per riconoscere alla categoria il ruolo essenziale di sostituto d’imposta ricoperto a favore dello Stato”. Sono circa 35 miliardi di euro le imposte che i gestori italiani “incassano, custodiscono e riversano all’erario, sotto la loro responsabilità e a rischio della propria incolumità e finanche della vita, come stanno a testimoniare le cronache quotidiane”.
I gestori lasciano però uno spiraglio per eventuali trattative. Lo sciopero, infatti, potrebbe rientrare se, come chiedono i gestori, “il Governo decidesse di non adottare almeno uno dei due provvedimenti sopra richiamati”. Gli occhi ora sono puntati sul Dl Sviluppo dal quale si attendono proprio le misure a favore della liberalizzazione del settore attese dalla categoria. Nella bozza del provvedimento sono contenute misure volte ad “ottenere un più avanzato livello di competitività che contribuisca a realizzare il prezzo al consumo più contenuto su tutto il territorio nazionale”. Nascerà una “Borsa” carburanti dove il Gme, che diventerà Gmec (gestore dei mercati energetici e dei carburanti), “definisce un mercato organizzato all’ingrosso dei carburanti nel quale sono negoziati, con listini almeno settimanali, prodotti petroliferi per l’autotrazione”.

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