È slittato di 24 ore l’esame alla Camera (previsto per oggi) degli emendamenti in materia di autotrasporto che dovrebbe consentire di scrivere (questo almeno è l’augurio di decine di migliaia di autotrasportatori) la parola fine sull’accordo col Governo raggiunto dopo sette mesi di trattative. Un esame che si preannuncia, sulla carta, meno a ostacoli, dopo che l’opposizione ha deciso di ritirare circa 140 emendamenti che erano stati presentati. Unico schieramento a non ritirarli, l’Italia dei Valori.
Non c’è cosa importante che non si ottenga senza un pò di attesa. Questo vale anche per le norme del nostro settore, che servono a qualificarlo e a farlo uscire dal tunnel del sommerso.
140 emendamenti? E cosa contestavano? È possibile saperlo, almeno per sommi capi?
Questo rinvio puzza di bruciato… Ricordiamoci tutti: se ci prendono per i fondelli stavolta dobbiamo mettere il paese in ginocchio…
Non dobbiamo mettere in ginocchio il Paese: la gente ha diritto di trovare la merce nei negozi, le imprese di avere i pezzi di ricambio… Loro sarebbero vittime innocenti. Dobbiamo trovare il modo di mettere in ginocchio i politici, gli amministratori, migliaia di sanguisughe che rubano quotidianamente lo stipendio.
Se qualcuno stavolta prova a prendermi per il c…. giuro che lo faccio pentire per il resto dei suoi giorni.
Beh, il fatto che abbiano ritirato gli emendamenti anche i signori della sinistra (che di questa faccenda non hanno mai capito un’acca) sembra una cosa positiva… Comunque tocchiamo ferro: con i politici italioti (poi vi spiego perchè italioti e non italiani….) non si sa mai.
Se si rimangiano tutto carichiamo su 10 tir tutte le schede elettorali dei camionisti, le portiamo a Roma e accendiamo un bel falò….
Ohhhh, quella di Giorgio si che è una proposta intelligente. Io i candido per guidare uno dei tir ( e soprattutto per accendere il fuoco).
Giorgio, sono d’accordo con te. Peccato che la scheda elettorale l’ho già fatta a pezzi quando hanno fatto retromarcia dopo il sì del Consiglio dei ministri, cancellando l’autotrasporto dalla finanziaria. Per me restano dei buffoni comunque vadano le cose e non intendo più tornare a votare finchè campo. Comunque buttate un po’ di benzina sulle tessere anche da parte mia.
Facciamo davvero come dice Giorgio, ma non solo a Roma. Invitiamo tutti i camionisti a raccogliere le tessere elettorali nelle singole città e a bruciarle in loco. 10mila manifestazioni di protesta faranno più effetto di una sola nazionale…