C’era una volta il calendario appeso in cabina, con la bellona di turno, il suo lato B e spesso anche il lato A in bella mostra. Ma ora i camionisti hanno cambiato gusti. Niente più veline, miss e showgirl. Gli autisti moderni apprezzano di più i cervelli dei corpi. Come riporta il TgCom (clicca qui per leggere l’articolo completo), le ex veline Elisabetta Canalis e Maddalena Corvaglia hanno perso il trono di sexy bellezze più amate dai camionisti. Meglio il fascino serio e impegnato delle giornaliste Monica Setta (nella foto) e Lilli Gruber. A rivelare l’evoluzione nel gusto della categoria dei camionisti italiani è uno studio coordinato dall’associazione “Donne e qualità della vita”, presieduto dalla sessuologa Serenella Salomoni e condotto su un campione di 500 autotrasportatori italiani. Continua a leggere
Archivi giornalieri: 15 Aprile 2010
L’ex ministro ai Trasporti spese 15 milioni per 20 pagine di progetto
Ho potuto leggere, non senza stupore, le affermazioni dell’ex ministro dei trasporti Alessandro Bianchi. Ognuno è libero di trovare ogni giustificazione, anche la più fantasiosa possibile, per coprire i propri eventuali insuccessi, ma mi pare che i ricordi dell’ex titolare del dicastero dei trasporti siano confusi e ricadano in una sorta di vittimismo che porta molti a vedere complotti politici che non esistono. Roba da vetero comunismo. Continua a leggere
L’ex ministro Bianchi contro la Fai:
“Non voleva fare le riforme”
“Il mondo dell’autotrasporto? È una palude in cui gli interessi sono tanti e diversi, non ultimo quello sempre vivo di dare una spallata ai Governi non in linea. Chi si mette in testa di riformare il settore deve anche fare i conti con un consistente serbatoio di voti”. Parola dell’ex ministro (nel Governo Prodi II) ai Trasporti Alessandro Bianchi che dalle colonne del quotidiano “Il Sole24Ore” è tornato a parlare dell’infuocato braccio di ferro con la categoria durante i mesi caldi dell’ultimo fermo dell’autotrasporto nel dicembre 2007.
Secondo l’ex ministro (ed ex-Pdci poi passato al Pd) proprio questa “palude”, con “imprese che rappresentano autotrasportatori singoli, con un camion per fare il servizio”, aggiunta a una frammentazione della categoria (“la Confindustria, ha un forte e chiaro referente nazionale, poi c’è il mondo cooperativo, un universo che ha un peso consistente, attento a dinamiche diverse…”) avrebbe ostacolato le trattative sfociate, a metà dicembre di tre anni fa, in un blocco che paralizzò l’Italia. Continua a leggere
Autotrasporto, il governo prova
a mediare: martedì 20 il tavolo
Il tavolo dell’autotrasporto è stato riconvocato per martedì 20 aprile. Lo ha annunciato il sottosegretario Bartolomeo Giachino, che considera a portata di mano una mediazione, dopo la minaccia di fermo da parte delle associazioni di categoria che lamentano uno slittamento dei tempi oramai non più sostenibile. ”Il lavoro svolto dal Tavolo dell’Autotrasporto che vede coinvolta per la prima volta anche la committenza”, afferma Giachino in una nota, “è troppo importante per essere interrotto, sia pure da legittime preoccupazioni delle associazioni dell’autotrasporto”. Continua a leggere
I camionisti guidavano per 20 ore.
I committenti non sapevano nulla?
“Il caso degli autisti della Tir Spagna Transports di Cesena e della Ces Tir di Pesaro (controllata dalla Tir Spagna) che secondo gli investigatori sarebbero stati costretti, pena il licenziamento, a guidare fino a 20 ore di fila e a fare dei raggiri per sfuggire ai controlli, sostituendo per esempio i dischi del cronotachigrafo, è solo il primo capitolo di una lunga storia tutta da scrivere. E fra i protagonisti di questa storia non potranno non esserci i committenti”. Ad affermarlo è Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto che invita gli investigatori (che hanno già arrestato dieci persone con accuse che vanno dall’estorsione all’omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro) a proseguire in questa direzione. Continua a leggere