Svizzera, gli ecologisti contro
i megatrucks: “Strade non adatte”

Le associazioni ecologiste svizzere sono sul piede di guerra. Nel mirino c’è l’eventuale autorizzazione alla circolazione dei camion di 60 tonnellate sulle strade della Confederazione Elvetica. Gli ecologisti “vogliono intervenire a livello politico per impedire l’accesso dei mega-Tir sulla rete stradale nazionale”, si legge sull’agenzia Ats. “In conferenze stampa parallele tenute a Basilea e a Chiasso, rappresentanti dell’Associazione traffico e ambiente (Ata) e dell’Iniziativa delle Alpi hanno indicato che atti parlamentari sulla questione sono stati presentati in 15 cantoni, in particolare quelli lungo l’asse autostradale Nord-Sud”.  “La legge attuale si limita a dire che il Consiglio federale “può” fissare il peso massimo consentito rispettivamente a 40 e 44 tonnellate (lo fa effettivamente nell’ordinanza di applicazione)”.
La rete stradale svizzera non è adatta a veicoli di simili dimensioni, sostengono le associazioni ecologiste. Le spese per adattare le infrastrutture sarebbero eccessive e la politica elvetica dei trasporti sarebbe messa in pericolo, ha dichiarato a Basilea il consigliere nazionale socialista locale Guido Vogel.
”In Svezia e Finlandia i mega autocarri di 60 tonnellate sono già in circolazione – aggiunge l’agenzia –  mentre Germania, Olanda, Danimarca e Belgio stanno testandoli sulle loro strade. Altri paesi, come Austria e Italia, sono per il momento contrari, ma gli ambientalisti temono che l’Unione europea ceda alle pressioni delle lobby degli autotrasportatori e finisca, presto o tardi, per dar via libera ai mega-Tir. Per le associazioni ecologiste è ora importante fare sentire la loro presenza. Un fronte comune è già attivo a livello europeo e si esprime nella piattaforma internet www.nomegatrucks.eu, che ha anche una versione ridotta in italiano”.