Far salire i propri figli sullo scuolabus per andare in classe può essere una cattiva scelta. A volte, infatti, la sicurezza di questi mezzi è da bocciare. L’ultimo allarme di questo tipo arriva dalla provincia di Roma. I carabinieri di Subiaco hanno controllato i mezzi impiegati per il trasporto degli studenti a scuola ottenendo risposte poco rassicuranti.
Uno scuolabus aveva gli pneumatici lisci, su altri quattro mezzi “è stato accertato che il materiale destinato al pronto soccorso era assente o scaduto di validità”, spiegano i carabinieri in una nota. Ma non è finita qui: uno degli autisti guidava da quasi un anno con la patente scaduta, poi ritirata dai carabinieri. Complessivamente, spiegano i militari, sono state elevate contravvenzioni per 621 euro. I controlli continueranno nei prossimi giorni “al fine di rendere maggiormente sicura la circolazione delle persone sui mezzi pubblici”, conclude la nota dei carabinieri.
Purtroppo questa cattiva abitudine è ormai consolidata da molto tempo. Dico questo per cognizione di causa, considerato che sono una persona addetta ai lavori. Il problema degli scuolabus, va visto a monte. I Comuni indicono un bando per chi dovrà effettuare il servizio ma attenzione, il costo per il servizio di scuolabus lo vincerà chi proporrà il prezzo più basso. Tutto questo è facile immaginare a cosa porti. Mezzi sempre più vecchi, manutenzione praticamente inesistente e autisti obbligati a lavorare sotto costo. In effetti, se dessimo un’occhiata ai mezzi che vengono usati per accompagnare i ragazzi a scuola, ci accorgeremmo che la maggior parte di loro sono pulmini ormai sul viale del tramonto pronti per la rottamazione. Non potrebbe essere altrimenti. Acquistando un pulmino nuovo e sicuro, nessuno avrebbe la possibilità di ammortizzarlo. I soldi che i Comuni stanziano per questo servizio, sono veramente pochi. Una soluzione per cambiare le cose ci sarebbe certamente. La prima cosa è molto semplice. Se vuoi che tuo figlio venga accompagnato a scuola tutti i giorni, devi pagare una cifra congrua al servizio stesso. Gli stessi Comuni, dovrebbero controllare l’affidabilità dei mezzi e vietare tassativamente di partecipare a bandi di concorso, ad aziende che si presentano con pulmini, con oltre dieci anni di età, o con una montagna di chilometri sulle spalle. Posso garantire che ci sono in circolazione mezzi che hanno superato abbondantemente il milione di chilometri. Usare questi mezzi per il trasporto pubblico è da considerare un vero e proprio reato penale. Ma la cosa peggiore è questa. Grazie a favori e bustarelle, questi mezzi passano regolarmente la revisione. Potrei andare avanti per ore, ma preferisco fermarmi qui. Posso solo aggiungere una cosa. Anche questa è l’Italia. Buona serata. Cordialmente.
Marco hai ragione l’Italia sta diventando così in ogni settore. Regole a non finire ma va avanti chi non le rispetta.
E per fortuna che hanno la polizia municipale in casa!
E avanti con questo passo che i nostri soldi finiscono sempre nelle tasche bucate
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