“Tutte le aziende rimaste vittime del disastro Sistri si uniscano nella protesta”

“Attueremo proteste eclatanti e inviteremo ad aderirvi tutte le aziende della filiera dei trasporti di rifiuti che come noi sono state vessate e rischiano di essere messe in ginocchio dall’entrata in vigore del Sistri, un autentico aborto informatico come possono testimoniare  tutti gli operatori che hanno inutilmente tentato di applicarlo concretamente”. Ad affermarlo è Doriano Bendotti, consigliere provinciale di Bergamo della Fai, che commentando la proposta del ministro dell’Ambiente di fare entrare in funzione il sistema di tracciabilità dei rifiuti il prossimo 30 giugno, aggiunge:  “Speriamo che l’attenzione ai problemi veri dell’economia del Paese dimostrata sino a ora dal ministro Corrado Passera sortisca un rinvio dell’entrata in vigore del Sistri come previsto da un decreto legge già pronto per il Consiglio dei ministri. In caso contrario, se dovessero prevalere le logiche assurde del ministero dell’Ambiente, che insiste nell’applicazione di un sistema che non funziona, per centinaia di migliaia di imprese già provate duramente dalla congiuntura interna e internazionale significherebbe subire, oltre al danno, un’atroce beffa. Facciamo un appello al buon senso di tutti i parlamentari perchè questo non accada”.

Una risposta a ““Tutte le aziende rimaste vittime del disastro Sistri si uniscano nella protesta”

  1. Il Governo non può, sconfessare se stesso: con il precedente decreto “milleproroghe” ha gia’ rinviato il Sistri da febbraio scorso al 30 giugno a causa del suo malfunzionamento. Ora deve fare lo stesso, in quanto a oggi non e’ cambiato nulla. Inoltre va aggiunto che la legge dello scorso anno, quella che dapprima aveva abrogato il sistema, e poi lo ha “resuscitato”, ha imposto ai ministeri competenti di semplificarlo e migliorarlo. Tutto cio’ non e’ avvenuto affatto: quindi prima va rinviato; poi migliorato; poi ancora provato e solo alla fine – semmai – fatto entrare in vigore il famigerato SISTRI…

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