Camionisti in pensione in anticipo? “Lavoro massacrante. Riconoscerlo come usurante”

Fare il camionista è massacrante, chi fa questo lavoro deve andare in pensione prima. La richiesta è del copresidente della Federazione dei Verdi, Bartolomeo Pepe, senatore del gruppo Gal, che in un’interrogazione al ministro della Salute Beatrice Lorenzin e al ministro dei Trasporti Graziano Delrio, sottoscritta anche dai senatori Michelino Davico (Gal), Giuseppe Vacciano (Misto) e Francesco Molinari (Misto), chiede di “riconoscere subito il lavoro di camionista come usurante con gli anni di riduzione del lavoro che ne scaturiscono”. Pepe chiede anche di “prendere seri provvedimenti affinché possano trovare accoglimento le proposte di copertura degli autotrasportatori esodati durante il periodo che intercorre tra la cessazione dell’attività lavorativa e il percepimento della pensione”. Continua a leggere

Stracquadanio: “Se si rispettano le norme il camionista non è un lavoro usurante”

“Fare il camionista non è certo un lavoro usurante se si rispettano le norme che stabiliscono l’orario massimo giornaliero alla guida. I camionisti privati, i cosiddetti padroncini, bisogna trattenerli un po’ dal lavorare, perché rischiano di farlo troppe ore al giorno e di mettere in gioco la loro e l’altrui sicurezza. Lo stesso vale per chi guida i mezzi di trasporto pubblico, come un conducente di un autobus, che è stressato quanto un tassista o un rappresentante di commercio”. Parola di Giorgio Stracquadanio, il parlamentare del Pdl che in un’intervista rilasciata a Klaus Davi ha parlato delle occupazioni per i quali è previsto un accesso anticipato alle pensioni a causa delle lavorazioni troppo faticose. Una serie di professioni inserite nel decreto legislativo n.67 del 21 aprile 2011 tra le quali non c’è quella del camionista.  Continua a leggere