L’economia italiana vive una situazione di grave pericolo e la situazione potrebbe essere aggravata dai possibili effetti di una “Brexit disordinata”, ovvero non regolata dall’accordo raggiunto tra Ue e Regno Unito lo scorso anno, e dalla mancata realizzazione della Torino-Lione, tratto cruciale del corridoio destinato a collegare l’Europa dell’Ovest con quella dell’Est attraverso l’Italia. A lanciare il duplice allarme da Bruxelles, in occasione dell’inaugurazione, presso la sede di rappresentanza di Bruxelles della Regione Lombardia, di un ufficio destinato a rafforzare la presenza dell’autotrasporto italiano presso le istituzioni europee, sono stati Fabrizio Palenzona e Paolo Uggè, presidenti di Conftrasporto e Fai Conftrasporto, che hanno affermato come il settore del trasporto merci in Italia guardi con grande preoccupazione all’impatto della Brexit sui trasporti delle merci italiane verso il Regno Unito e alle possibili conseguenze della mancata realizzazione del tunnel Torino-Lione che, ha detto Fabrizio Palenzona, “serve assolutamente”. E se il presidente di Conftrasporto ha voluto ribadire come l’attuale approccio italiano al progetto stia facendo “rimettere solo tempo e soldi all’Italia”, Paolo Uggè ha voluto puntare i riflettori anche su altri problemi urgenti come le limitazioni di traffico in arrivo per il tunnel del Monte Bianco e del Frejus a causa di lavori di manutenzione, nonchè il prossimo intensificarsi delle misure restrittive applicate dall’Austria al transito di Tir al Brennero. Decisioni destinate a isolare sempre più l’economia italiana.