Un’ordinanza del ministro per la Salute Roberto Speranza, in vigore da lunedì, prevede l’obbligo di tamponi al Cavod-19 effettuati nelle 48 ore precedenti all’ingresso nel territorio italiano per tutti i viaggiatori, camionisti compresi, in arrivo dall’Austria. Peccato, però, che al Brennero non si sia vista neppure l’ombra di controlli. A denunciarlo è un articolo dell’edizione del Corriere della Sera del Trentino in cui si riporta una dichiarazione del commissario del Governo di Trento Sandro Lombardi secondo il quale in entrata ci sarebbero controlli a campione”. Una dichiarazione (“credo ci siano”, che non rappresenta certo un bell’esempio di “risposta precisa” ai cittadini da parte dello Stato), alla quale si aggiunge quella di non meglio identificati rappresentanti del Commissariato del Governo di Bolzano che, scrive il Corriere del Trentino, “fanno sapere che sono in attesa delle disposizioni attuative dell’ordinanza” da Roma. Nel frattempo “lo sforzo maggiore è concentrato sul controllo dei mezzi in uscita per assicurare la viabilità ed evitare blocchi e rallentamenti”.
Ma un ministro, per quanto magari non un campione di capacità ed efficenza, non potrebbe emanare un’ordinanza e, contestualmente, le disposizioni attuative, in modo che una cosa decisa si faccia anche?. Sono ignorante in materia, non so come funzionino le cose in “burocrazia” (ma ho imparato che è il vero nemico pubblico numero uno di chi lavora e vuole un Paese che funzioni…) ma se per caso non funzionassero così cambiamole.