Milano sempre più capitale turistica. Ma senza un piano per i trasporti sarà capitale anche del caos

Milano è una delle capitali turistiche italiane e lo sarà sempre più in futuro, accogliendo milioni di visitatori attratti non solo dai suoi tesori artistici e culturali ma anche dallo shopping, dall’italian style esposto nei suoi negozi, a cominciare dal quadrilatero della moda. Vetrine capaci di diventare una tentazione irresistibile per visitatori russi e giapponesi, americani e cinesi, europei…. Il che significa un flusso di persone e merci in prospettiva sempre più forte col rischio che il traffico, già oggi caotico, paralizzi letteralmente la città. 

Per questo è indispensabile progettare subito un nuovo piano per i trasporti e la logistica adeguato a quella che è, a tutti gli effetti, una capitale europea e mondiale del turismo. Un piano che non affronti, singolarmente, una determinata situazione, ma che parta da una visione globale dei problemi e delle possibili soluzioni, analizzando flussi e orari degli spostamenti, punti ad alto rischio ingorghi, divieti, aree disponibili per il carico e scarico merci… In altre parole un modello di city logistic in grado di dare una risposta concreta ai problemi di oggi ma anche del futuro, calcolando preventivamente appunto l’impatto di una crescita di visitatori nel capoluogo. È questo, in estrema sintesi, quanto il mondo dell’autotrasporto ha chiesto al Forum Mobilità e Attrattività organizzato a Milano da QN Il Giorno e ospitato nella sede del quotidiano in Corso Buenos Aires 54. Un’iniziativa alla quale, insieme all’assessore alla Mobilità e all’Ambiente del Comune di Milano, Marco Granelli, all’assessore al turismo Roberta Guaineri, al presidente e direttore generale di Atm Bruno Rota, al segretario generale dell’Unione artigiani Marco Accornero, e al vicepresidente di Confcommercio Simonpaolo Buongiardino, è stato invitato a intervenire anche il presidente di Fai Conftrasporto Milano Angelo Sirtori, tanto chiaro nel radiografare i problemi della consegna delle merci nel capoluogo quanto inflessibile sui tempi per agire: immediati. “Milano non può più perdere altro tempo”, ha riassunto Angelo Sirtori al termine dell’incontro, “sono da 15 anni che si discute di questi temi senza successo. L’invito che abbiamo rivolto alla giunta guidata dal sindaco Giuseppe Sala, e che ci sembra possedere la caratteristica del forte pragmatismo, è quello di prendere in mano situazione e affrontarla di petto, convocando, in tempi rapidissimi, un tavolo per disegnare una soluzione globale ai tanti problemi. Perché il segreto è nel mettere in rete le singole realtà, i singoli problemi e farli dialogare. E un po’ quello che la Fai sta affermando da anni a livello nazionale per quanto riguarda infrastrutture e logistica. Anche in chiave locale serve un’unica regia. Una soluzione indispensabile già oggi, e sempre più in futuro, quando, almeno questo è l’augurio di tutti, Milano vedrà crescere il proprio ruolo di protagonista sulla scena del turismo culturale e commerciale e necessiterà di una programmazione della distribuzione urbana capace di girare come gli ingranaggi del più prezioso orologio. Ma per arrivare preparati a quell’appuntamento occorre partire ora. Fai Conftrasporto è pronta a offrire alla giunta milanese tutto il proprio carico d’informazioni e d’esperienza sul campo. Aspettiamo solo che ci diano semaforo verde”.

2 risposte a “Milano sempre più capitale turistica. Ma senza un piano per i trasporti sarà capitale anche del caos

  1. Sarebbe ora che gli amministratori capissero che non si può sempre improvvisare tra un divieto e l’altro. Speriamo che non passino altri 15 anni.

  2. Il vero problema è che a guidare le città ci dovrebbero essere dei tecnici e non dei politici, della gente abituata a lavorare, ad affrontare ogni giorno i problemi e a risolverli e non gente che di mestiere “chiacchiera” e organizza “tavoli”…. per poi non fare tesoro di quello che a quei tavoli si dice….

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