Venezia, le navi da crociera inquinano meno che in passato col carburante green

Da più parti si chiede di fermare il passaggio delle grandi navi di crociera da Venezia. A livello economico questo potrebbe voler dire la perdita di un grande giro di affari per il porto della laguna. Le compagnie per il 2016 già privilegiano il Pireo, la Turchia o altre destinazioni: Costa Crociere, per esempio, ha già spostato per il 2016 da Bari alla Grecia numerose navi “a causa dell’incertezza dell’Adriatico”, dopo averne trasferite 33 da Venezia a Trieste per il 2015. Ma quanto incidono sullo smog le maxinavi?

Ebbene uno studio dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr di Lecce, in collaborazione con l’università Ca’ Foscari (pubblicato sulla rivista Atmospheric environment), ha dimostrato che “l’impatto del traffico passeggeri sulle concentrazioni di particolato atmosferico nell’area veneziana è in diminuzione”. Tutto merito dell’utilizzo del carburante green.
“A determinare questa svolta positiva”, spiega all’Ansa Daniele Contini, ricercatore Isac-Cnr e coordinatore del progetto, “l’impiego di carburante green a basso contenuto di zolfo, in ottemperanza alla nuova normativa europea e secondo l’accordo ‘Venice Blue Flag’ siglato tra enti locali (comune, autorità portuale e Capitaneria di porto). Per la prima volta i risultati mostrano che le strategie di mitigazione a livello internazionale e locale, basate sulla riduzione del contenuto di zolfo nei carburanti ad uso navale”, continua il ricercatore, “sono efficaci nel ridurre l’impatto primario del particolato e non solo nell’abbattere l’impatto secondario delle concentrazioni di ossidi di zolfo e di solfato”.
Il lavoro ha analizzato i dati ottenuti nel periodo estivo del 2007, del 2009 e del 2012 nell’area urbana ed è risultato che “l’impatto del traffico navale sulle concentrazioni di particolato atmosferico fine (Pm2.5) dovuto alle emissioni primarie, ossia emesso dai camini delle navi, è diminuito dal 7 per cento del 2007 al 3,5 per cento del 2012”. Nello stesso periodo “il tonnellaggio associato al traffico navale passeggeri è invece incrementato del 47 per cento”.

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