Auto blu, dopo le proteste interviene il governo: “Nel 2012 non ne compriamo”

“Il governo non acquisterà nuove auto blu nel 2012 e auspica, per le amministrazioni territoriali, l’adozione di un’analoga impostazione”. Con una nota ufficiale Palazzo Chigi cerca di bloccare le polemiche. Tutto era nato dalla notizia del bando da dieci milioni affidato alla Consip per l’acquisto di “berline medie” da utilizzare nelle amministrazioni pubbliche, che ha scatenato proteste e polemiche soprattutto sul Web. Con il comunicato il governo spiega che non solo non comprerà nessuna auto nuova quest’anno, ma che il bando serve solo a stipulare un accordo quadro e che i dieci milioni non verranno necessariamente spesi.

La polemica nasce da una gara indetta dal ministero dell’Economia per l’acquisto di 400 berline con cilindrata non superiore ai 1.600 cc (tale il limite fissato lo scorso anno). Il bando, emesso a gennaio, è scaduto a marzo ed è stato oggetto di un’interrogazione da parte dell’Idv Antonio Borghesi. L’11 aprile il viceministro Vittorio Grilli alla Camera ha spiegato che 400 è il numero massimo di auto acquistabili e che quel “quantitativo non è garantito” alla società che vincerà la gara, “né vincolante”. La risposta del ministro non ha soddisfatto l’Idv, che giovedì mattina con Antonio Di Pietro accusava l’esecutivo di aver “spudoratamente dato una risposta burocratica” su quello che è un “grave” e “dissennato” “spreco inutile di risorse pubbliche”. Una spesa intollerabile in tempi di crisi, secondo i cittadini indignati che hanno protestato sul Web. Così il governo ha deciso di intervenire per precisare. Innanzitutto, si legge in una nota, nel 2012 palazzo Chigi “non acquisterà nuove auto blu”, in linea con l’austerity che ha già portato a ridurre del 13 per cento le spese per le auto nel 2011, con un risparmio stimato di “oltre 300 milioni” l’anno (250 milioni per le amministrazioni locali, 60 milioni per lo Stato). Quanto al bando, poi, “con l’aggiudicazione delle convenzioni”, spiega palazzo Chigi, “Consip stipula soltanto un accordo quadro che può essere utilizzato dalle P.a. per soddisfare le necessità di spostamento sul territorio”.
Insomma, le auto non vengono automaticamente acquistate, ma solo ove necessario. E il bando vuole rispondere soprattutto alle esigenze delle Forze dell’ordine e di quelle che svolgono servizi di utilità sociale. Bisogni accresciuti, sottolinea il governo, dal fatto che attualmente il “61 per cento del parco auto (in tutto le auto blu sono circa 65mila) ha “tra i cinque e oltre 10 anni”, più inquinanti e con costi di manutenzione “particolarmente diseconomici”. Ma la polemica non sembra placarsi del tutto, né sul Web, dove qualcuno ancora prostesta, né nei palazzi della politica. “Il governo è stato beccato con le mani nella marmellata ed ha dovuto fare dietrofront”, afferma Borghesi, che annuncia una mozione dell’Idv per bloccare del tutto l’acquisto di nuove vetture. “Auspichiamo che siano vendute quelle in eccesso”, dice Italo Bocchino (Fli), dopo aver osservato che comprare auto blu è un atto “in evidente controtendenza rispetto alla missione del governo”. E su Facebook il sindaco di Firenze Matteo Renzi parla di un “errore clamoroso”. E aggiunge: “Noi a Firenze abbiamo messo all’asta le auto. Sarà anche demagogia, ma in tempi come questo occorre dare valore a certi gesti”.

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