“No Tav? Gli amministratori paghino di tasca propria le spese per i ricorsi”

“Chi pagherà le spese di tutti i ricorsi presentati in questi anni dalle Comunità Montane della Valsusa contro la Tav e conclusisi senza risultati? Secondo me dovrebbero essere gli amministratori che hanno proposto questi ricorsi e che dovrebbero avere  il coraggio di pagare di tasca propria”. Ad affermarlo è  Osvaldo Napoli, piemontese vicecapogruppo del Pdl alla Camera, commentando la decisione con cui i giudici del  Tar del Lazio hanno chiuso i numerosi ricorsi presentati contro la Tav, una  sentenza  che non pone ostacoli al prosieguo dei lavori.

4 risposte a ““No Tav? Gli amministratori paghino di tasca propria le spese per i ricorsi”

  1. Gli amministratori sono stati eletti dal popolo Valsusino e rappresentano, fino a prova contraria, la volontà del popolo. La domanda da farsi é: Chi pagherà la Torino – Lione? Gli Italiani, noi, con tagli alle pensioni e alla sanità…. in cambio del “progresso”, in cambio di un’opera senza senso (se eravate contro il Ponte sullo stretto dovete essere contro la Tav). Informatevi meglio perché ci stanno prendendo in giro!!!!! La Tav è inutile.

  2. Invece purtroppo pagheranno i cittadini, perché più che i costi dei ricorsi dalla parte dei ricorrenti (che spesso utilizzano avvocati che contribuiscono a titolo gratuito perchè solidali con la causa) sono i costi che l’amministrazione e il promotore devono sostenere per la difesa, interni ed esterni…

  3. E’ giusto che paghino gli amministratori insieme però ai vari comitati ambientalisti. Sarebbe ora che paghino anche loro dopo che ostacolano tutte, e ripeto, tutte le infrastrutture. Una volta sanzionati ci penseranno un po’ di più ad ostacolare tutti i progetti. Ma siamo in Italia, all’estero collaborano costruttivamente perchè le opere siano meno dannose all’ambiente come la TAV, qui sanno solo dire NO.

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