Giachino: “Vi spiego tutte le mosse del Governo per l’autotrasporto”

“In questi anni attraversati dalla peggiore crisi economica degli ultimi 80 anni, malgrado la situazione difficile dei conti pubblici, il Governo, proprio perché ritiene il settore dell’autotrasporto strategico per la nostra economia (il 90 per cento della merce è trasportata su gomma), non solo non ha tagliato le risorse, anzi le ha aumentate e ha innovato le politiche istituendo per la prima volta un Fondo di garanzia al credito cui hanno già avuto accesso ben 1.400 aziende”. Inizia così la lettera che il sottosegretario ai Trasporti, Bartolomeo Giachino, ha inviato a Stradafacendo.
“L’autotrasporto per il terzo anno avrà ridotti i costi dei premi Inail. Dall’accordo di giugno 2010, nato al tavolo istituito da  questo Governo e in seno al quale, per la prima volta, è stato attivato il confronto tra vettori e committenti, sono scaturite regole che non solo mirano a favorire correttezza e trasparenza nei rapporti fra vettori e committenti, ma avranno riflessi economici positivi, da tempo attesi dalla categoria dell’autotrasporto:
•    i tempi di pagamento sono ora di 60 giorni senza possibilità di deroghe, con pesanti sanzioni economiche, fiscali e previdenziali ai committenti morosi;
•    sono stati disciplinati i tempi di attesa al carico e allo scarico oltre le due ore di franchigia. È appena stato pubblicato il decreto dirigenziale che dà attuazione alle norme introdotte dalla legge 127 del 2010 e l’Osservatorio sull’autotrasporto, costituito nell’ambito della Consulta, provvederà martedì 12 a determinare l’indennizzo spettante ai vettori per ogni ora o frazione di ora di attesa oltre il periodo di franchigia;
•    la nuova disciplina sui pallets pone fine al commercio illegale e consente ai trasportatori di essere retribuiti per la loro riconsegna;
•    sono state rese efficaci le sanzioni a carico della committenza previste dal comma 14 dell’art. 83 bis, mediante una modifica varata dal recente decreto mille proroghe;
•    è stato attivato un tavolo per garantire maggiori e più efficaci controlli per far valere la corresponsabilità della committenza, che vede il coinvolgimento della committenza oltre che dei rappresentanti del ministero dell’Interno, anche della Guardia di finanza;
•    le disposizioni sui costi minimi di esercizio, valide anche per i contratti scritti, consentono di tutelare la sicurezza stradale e la regolarità del mercato dell’autotrasporto e tendono a incentivare gli accordi di settore. In assenza di questi, sarà l’Osservatorio, che sta già lavorando a questo fine, a determinare i costi minimi di sicurezza. D’altro canto, già oggi, per i contratti verbali, i dati sui costi del gasolio e la relativa incidenza sui costi di esercizio, consente ai vettori di chiedere dai propri committenti il giusto corrispettivo. A titolo di esempio, secondo le ultime rilevazioni disponibili, per un veicolo oltre le 26 tonnellate, e per percorrenze superiori ai 500 chilometri, il costo chilometrico medio è di circa 1,2 euro. Come ha detto ieri alla Camera la vicepresidente della 9° Commissione onorevole Silvia Velo: «Dal 12 maggio cambia il mondo per l’autotrasporto».
Mille grazie della attenzione, Bartolomeo Giachino”.

3 risposte a “Giachino: “Vi spiego tutte le mosse del Governo per l’autotrasporto”

  1. Sottosegretario, vada a leggere la lettera dell’autotrasportatore che dopo 60 anni ha dovuto chiudere l’impresa di famiglia. Forse comprenderà realmente cosa sta accadendo alle imprese di autotrasporto!

  2. Scusi dottor Giachino, posso sapere cosa ha fatto Lei personalmente e il signor ministro Matteoli perchè le forze dell’ordine vadano davvero a fare controlli su tutta la filiera, quindi anche dai committenti, in caso d’incidenti stradali gravi, per verificare se qualche figlio di….. non aveva “costretto” l’impresa di autotrasporto a viaggiare col tir sovraccarico? Possibilmente vorrei una risposta non politica (bastano 2 righe con i fatti concreti attuati). Grazie.

  3. Una risposta non politica potrebbe essere quella economica del “prezzo di equilibrio”. Allo stato attuale,non essendoci un tale prezzo, significa che l’offerta di trasporto è molto superiore alla domanda. Ergo molte aziende dovranno chiudere.

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