Trasporto persone, con Fai Bus
le imprese private hanno più voce

Rappresentare gli interessi delle imprese private che svolgono la loro attività professionale nel settore del trasporto persone, colmando un vuoto di rappresentanza che nel corso degli anni si è sempre più accentuato e che ha di fatto permesso di concentrare tutta l’attenzione sul comparto del trasporto pubblico locale.  E’ con questa finalità che è stata costituita, nell’ambito di Conftrasporto, la Sezione Fai Bus – Trasporto Persone, parte della Federazione nazionale autotrasportatori italiani che  assumerà così il ruolo di unico referente associativo  rappresentativo a livello nazionale, per quanto attiene la mobilità su gomma di persone e merci.

Un’iniziativa destinata ad avere notevoli riflessi sull’attuale fase di stanca che l’intero comparto sta attraversando per effetto non solo del ritardo con il quale si sta concretizzando la riforma comunitaria del settore, ma anche, e soprattutto,  per le logiche consolidate e largamente consociative in essere. Oggi la prevalenza degli interessi delle grandi strutture pubbliche di proprietà degli enti locali sta svuotando il ruolo dell’imprenditoria privata, acuendo un errore fondamentale di prospettiva che determina un gravissimo danno al sistema Paese. A causa degli effetti negativi che si sono ripercossi sulla funzionalità delle imprese professionali private si è impedita infatti, fino a oggi, la competizione in un mercato comunitario, liberalizzato dai lacci e laccioli, compromettendone  l’attività e le capacità di espansione. Scopo e funzione della nuova struttura di rappresentanza è quella di rivitalizzare la presenza dell’imprenditoria privata, riscoprendone anche il  ruolo determinante nella filiera turistica, oggi assogettata a decisioni comunali illogiche, e nella movimentazione delle persone in ambito nazionale e internazionale, recuperando quell’attenzione istituzionale che, specie negli ultimi anni, è venuta purtroppo meno. Conftrasporto per prima ha posto, in sede comunitaria, la necessità che l’accesso ai centri urbani, la vera emergenza dei prossimi dieci anni, venga affrontata con una logica di sistema, razionalizzando l’ingresso nelle città del trasporto merci ma anche  persone. Il cammino intrapreso non è privo di ostacoli, rappresentati soprattutto dalla sedimentazione di disposizioni, interventi, iniziative che sono state adottate a tutti i livelli e, secondo gli imprenditori di Fai/ Bus,  mai adeguatamente contestate e contrastate da rappresentanze sempre più passive, o estremamente polverizzate,  quindi prive di quella forza nazionale che invece la nuova struttura è in grado  di esprimere. La nascita di Fai Bus – Trasporto persone vuole essere un forte segnale per i soggetti istituzionali e gestionali e intende  dimostrare la vitalità di una categoria di imprese professionali che, pur nelle gravissime difficoltà in cui si sono trovate a competere sul mercato nazionale e internazionale, continuano a dimostrare la volontà di  mettersi al servizio del Paese. Non solo per contribuire a recuperare quella priorità turistica che è stata sottratta al Paese da altre realtà molto più dinamiche, ma anche per porsi come alternativa funzionale a una riorganizzazione del comparto interno del trasporto pubblico, in grado di mantenerne le finalità sociali con costi largamente competitivi.

Paolo Uggé

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