Salerno, scoperta una frode fiscale da 13 milioni legata ai pallets

La Guardia di Finanza del Nucleo di Polizia Tributaria di Salerno ha scoperto una maxi-frode fiscale operata nel settore della commercializzazione dei pallets. La truffa accertata, perpetrata in modo continuativo tra il 2006 e il 2009, ha permesso il recupero di 13 milioni di euro di Iva non versata per effetto di transazioni in nero o emissione di fatture false effettuate da un gruppo di società dell’agro nocerino-sarnese.
L’evasione è emersa in seguito a un’operazione di verifica effettuata su alcune attività di commercializzazione di pallets, utilizzati per il trasporto e la logistica di merci destinate alla grande distribuzione, pubblicizzate nei pressi di zone industriali e caselli autostradali, ossia importanti punti transito del traffico veicolare. Lo scambio tra gli acquirenti e trasportatori compiacenti avveniva in alcuni centri di raccolta occasionali pubblicizzati.
Il materiale acquistato, ovviamente in nero, veniva successivamente regolarizzato attraverso fatturazioni emesse da società fittizie, con fatture di vendita false che permettevano agli imprenditori di scaricare i costi sostenuti. Una pratica che ha permesso ai truffatori di rivende i pallets a prezzi decisamente inferiori a quelli di mercato.

2 risposte a “Salerno, scoperta una frode fiscale da 13 milioni legata ai pallets

  1. Questa è una pratica molto diffusa in tutta Italia e spesso ai danni delle aziende di autotrasporto che sono chiamate a risarcire il costo del pallets non reso ai propri committenti. Purtroppo la sensibilità degli uomini della Guardia di Finanza di Salerno non è la stessa in tutta Italia dove ci sono episodi in cui si registra una notevole indifferenza al fenomeno nonostante alcune denunce.

  2. Leonardo ha ragione. Non è infrequente l’esposizione di cartelloni che indicano un riferimento telefonico per contatti legati ad aquisto/cessione di pallets. Posti ovviamente in zone con alta concentrazione di passaggio di veicoli industriali. L’impuntità, purtroppo, genera iniziative più di emulazione del fenomeno, che di denuncia. I controlli, anche in questi casi, oltre che individuare ed accertare pratiche illegali, dovrebbero favorire comportamenti migliori. Ma come in ogni cosa occorrerebbe fare una analisi approfondita del fenomeno.

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