Intermodalità, con Marco Polo l’Europa apre alle piccole imprese

Ci sono nuovi interessanti sviluppi per il programma Marco Polo, l’iniziativa europea nata sei anni fa per co-finanziare progetti relativi al trasferimento modale nel trasporto delle merci, spostandolo dalla strada e favorendo soprattutto la navigazione interna, il trasporto marittimo e quello ferroviario. La Commissione Europea ha infatti deciso di puntare sulle piccole imprese, cercando di invogliarle a partecipare ai bandi. Come? Abbassando le soglie minime affinché un progetto possa partecipare ai bandi alla quale si aggiunge l’introduzione di una soglia speciale per quei progetti che hanno come obiettivo il passaggio del traffico merci dal trasporto stradale a quello per vie di navigazione interna. Inoltre, sono stati ridotti i tempi che intercorrono tra la presentazione delle domande e la firma dei contratti di sovvenzione, permettendo così alla Commissione Europea di rispondere ai beneficiari dei vari progetti in tempi più brevi. Queste modifiche saranno operative per i bandi di gara la cui pubblicazione è prevista per l’inizio del 2010. La Commissione Europea ha precisato che i progetti sostenuti dal primo programma Marco Polo tra il 2003 e il 2006 hanno già permesso di alleggerire le strade di 31 miliardi di tonnellate-chilometro, ovvero l’equivalente di circa 1,5 milioni di camion in viaggio da Parigi a Berlino. Il secondo programma Marco Polo ha visto aumentare la propria dotazione finanziaria di quattro volte, raggiungendo per il periodo 2007-2013 la somma di 450 milioni di euro che, secondo il programma, dovrebbe limitare il previsto aumento del trasporto internazionale su strada.

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