La recente riforma del settore taxi-ncc non va modificata se si vuole evitare di gettare nuovamente nel caos l’intero trasporto pubblico non di linea, ridando fiato a forme di abusivismo e di mal utilizzo delle autorizzazioni in possesso degli operatori”. A chiederlo, impedendo che nel maxi emendamento che sarà presentato dal Governo in fase di conversione del decreto legge Milleproroghe possa essere inserita qualche norma destinata invece a cambiare le “regole del gioco”, sono i rappresentanti di Fit-Cisl, denunciando in particolare come “le piattaforme di intermediazione tecnologica, in mancanza di regole adeguate abbiano utilizzato autorizzazioni di noleggio da rimessa come fossero dei taxi, favorendo forme di concorrenza sleale, lavoro nero e abusivismo. Continua a leggere
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Taxi e Ncc, il viceministro Rixi vuol sapere con quali rappresentanti si confronterà il Governo
Chi sono i rappresentanti dei tassisti e dei noleggiatori di auto con conducente con i quali il Governo dovrà confrontarsi per capire e soprattutto decidere quali strade percorrere in futuro in termini di regolamentazione dei servizi? È questa, di fatto, la domanda che il vice ministro ai Trasporti e alle infrastrutture Edoardo Rixi ha deciso di porre alle due categorie di lavoratori in vista del nuovo decreto legge per il settore Ncc. Continua a leggere
Taxi e Ncc: “Il Governo vuol cambiare? Lo dimostri usando regole uguali per tutti “
Il Governo del cambiamento guidato dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega ha una grande opportunità per dimostrare di voler realmente cambiare le cose, intervenendo per risolvere una situazione assurda che si trascina da 10 anni, coinvolgendo 200 mila lavoratori, in stile tipicamente italiano: non decidendo, rinviando il problema. Quello provocato da una norma semplicemente assurda che rischia di far chiudere molte delle 80mila imprese di autonoleggio con conducente esistenti in Italia e che nessuno in 10 anni ha mai avuto il coraggio di cancellare per ridisegnare le “regole del gioco”, preferendo mantenerla in naftalina a colpi di proroghe che ne rinviavano l’applicazione, mantenendo per 10 lunghissimi anni gli operatori del settore in una sorta di limbo. Continua a leggere
Taxi e Ncc, presentato il decreto per togliere dalla strada gli abusivi: ecco i dettagli
Taxi fermi in varie città d’Italia per l’annunciato sciopero dei tassisti, che hanno deciso di proseguire la protesta anche dopo l’incontro di ieri al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel quale è stato presentato alle associazioni del settore la bozza dello schema di decreto interministeriale concertato con il Ministero dello Sviluppo economico che contiene, si legge in una nota del Mit, misure “tese ad impedire pratiche di esercizio abusivo del servizio taxi e del servizio noleggio con conducente o, comunque, non rispondenti ai principi ordinamentali che regolano la materia”. Dopo l’incontro le associazioni si sono riservate di presentare osservazioni entro dieci giorni. Ma è caos sullo sciopero. A Genova, per esempio, le associazioni locali hanno deciso di non fermarsi. Continua a leggere
Servizio taxi e auto a noleggio: prima viene la sicurezza, poi vengano pure le App
Mercoledì 4 maggio la viabilità di Milano è andata in crisi per la protesta dei tassisti, scesi in piazza a manifestare contro l’abusivismo dilagante nel settore. Le responsabilità sono da attribuirsi ai diversi esecutivi e ministri dei Trasporti che si sono succeduti dal 2008 e in particolare a chi, incapace di decidere o desideroso di favorire qualche categoria, ha preferito intervenire con una normativa demenziale che penalizza l’attività dei noleggiatori (basti pensare all’obbligo di dover cominciare e terminare ogni servizio presso la sede della rimessa situata nel Comune che ha rilasciato l’autorizzazione) favorendo l’incertezza normativa. Continua a leggere
Taxi a Firenze, in arrivo 100 nuove licenze: “Saranno riservate alle auto elettriche”
Saranno riservate ad auto ecologiche le nuove licenze dei taxi annunciate dal Comune di Firenze: lo ha spiegato l’assessore alle attività produttive, Giovanni Bettarini, al termine di un incontro con i tassisti. Bettarini ha spiegato che le 70 nuove licenze non temporanee saranno legate ad auto elettriche. Dopo il muro contro muro dei giorni scorsi, il dialogo tra tassisti e Comune sembra essere ripartito. Continua a leggere
Uber, il giudice di pace annulla multa e confisca del veicolo. Tassisti infuriati
Uber non fa concorrenza ai taxi e fino a quando una legge non lo stabilirà non è un servizio di trasporto abusivo. Lo ha stabilito, con una sentenza, un giudice di pace di Torino, che ha disposto l’annullamento della multa, della confisca del veicolo e delle altre sanzioni nei confronti di un’autista fermata dalla polizia municipale lo scorso dicembre. Infuriati i tassisti. Continua a leggere
Mytaxi sbarca in Italia, il lancio a Milano. Con l’app si prenotano e si pagano le corse
Mytaxi arriva a Milano. Il servizio già diffuso in sei Paesi europei e negli Usa che permette di richiedere e pagare un taxi tramite un’app ha scelto il capoluogo lombardo per il suo debutto italiano. Mytaxi si rivolge soltanto ai tassisti con licenza, è nato ad Amburgo nel 2009 ed è già presente in 40 città del mondo, con 45mila taxi attivi e 10 milioni di downloads. “Riteniamo”, ha detto il ceo e fondatore della app, Niclaus Mewes, durante il lancio ufficiale, “che mytaxi sia il futuro e un’opportunità in più per i tassisti milanesi di adattare il loro lavoro alle esigenze del ventunesimo secolo, e ci auguriamo che anch’essi vorranno lavorare con noi”. Continua a leggere
Uber investe sull’Europa. “Ancora più auto. L’industria dei taxi protegge se stessa”
”Se troveremo un quadro normativo che lo renda possibile, promettiamo lavoro e meno congestioni stradali. L’impatto che possiamo avere sulle città è enorme”. Parola di Travis Kalanick, ceo di Uber, che per il 2015 scommette sempre più sull’Europa. Con più auto e assunzioni. Parlando alla conferenza Digital Life Design a Monaco di Baviera, Kalanick, come riporta il Wall Street Journal, ha spiegato che intende ”stabilire una nuova partnership” con le città europee, portando sulle loro strade 400mila vetture e creando 50mila posti di lavoro. Continua a leggere
Un’App non trasforma un automobilista (magari pericoloso) in un autista
Il Disegno di legge delega sulla riforma del Codice della strada è giunto all’esame della Commissione Lavori Pubblici del Senato, compiendo un importante passo in avanti verso una possibile svolta storica per il sistema della mobilità nazionale, per conseguire assetti più efficienti, moderni e competitivi. Il testo all’esame del Senato contiene molti principi condivisibili, ma non mancano lacune e passaggi critici. Tra questi il “capitolo” car pooling, vale a dire l’uso condiviso delle auto private, che rischia, forse inconsapevolmente, di alimentare l’abusivismo nel settore del trasporto persone affidato a tassisti e società di noleggio con conducente, con inevitabili ricadute negative sulla sicurezza stradale. Dove sta l’intoppo? Continua a leggere
Da Nuova Delhi a Stoccolma, quanto costa il trasporto nella città di tutto il mondo
Quanto costa spostarsi nelle varie città del mondo? GoEuro, sito di ricerca viaggi specializzato nella comparazione dei prezzi di treni, bus e voli, ha stilato una classifica mondiale relativa al trasporto in città. Tre le opzioni messe a confronto: trasporto pubblico, taxi e car sharing. Continua a leggere
Niente sesso, siamo inglesi? Boom di prestazioni sessuali per pagare il taxi
“Niente sesso siamo inglesi!”. Il Daily Mail pubblica un singolare articolo-denuncia riguardo il comportamento di alcuni clienti di taxi (soprattutto donne) che si offrono in senso carnale ai taxi-driver per evitare di pagare le tariffe. Un uso che pare piuttosto radicato visto che una delle imprese che gestiscono il trasporto privato inglese ha minacciato i tassisti che accettino questo tipo di “moneta” con il ritiro della licenza. Continua a leggere
Noleggiatori con conducente, una storia di abusi e ignoranza che dura da 20 anni
Vent’anni di vessazioni, abusi, soprusi, prepotenze e atti illegittimi nei confronti degli operatori del noleggio con conducente, compiuti da politici e amministratori di ogni colore politico accomunati da un unico comun denominatore: l’incompetenza. È questa la storia che un noleggiatore della provincia di Roma ha deciso di raccontare su stradafacendo.tgcom24.it “rispondendo” a un intervento pubblicato on line nei giorni scorsi e firmato dal vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè. Ecco il testo. Continua a leggere
La vittoria dei tassisti di Mosca: potranno viaggiare sulle corsie preferenziali
Più di una volta ci siamo occupati dei taxi a Mosca. Ricordate quei tassisti che adattavano le ambulanze per sfuggire al traffico della metropoli russa? (clicca qui). Ebbene dal 1° settembre i taxi saranno autorizzati a usare le corsie riservate agli autobus e ai filobus. Non tutti i tassisti, però, ma solamente quelli ufficialmente registrati (in generale auto gialle in stile newyorchese dotate di tassametro). Fino a questo momento, infatti, il mercato dei taxi di Mosca era composto prevalentemente da autisti illegali: una sfera che si è cercato di regolamentare con l’introduzione di una legge speciale. Continua a leggere
Presto avremo tassisti stranieri che non conoscono neppure le città?
Non è solo un’ipotesi, un allarme destinato magari a spegnersi senza alcun pericolo, ma la possibilità concreta che moltissimi tassisti possano presto “restare a piedi”. Ad alcuni è già successo, in diverse zone del Paese. Cosa sta accadendo? Alcune società, sfruttando gli interstizi della norma e l’evidente disinteresse degli amministratori locali, stanno forzando la legge 21 del 1992 che disciplina l’attività dei servizi con taxi e autonoleggio. Due attività che, se vogliono restare sul mercato, debbono rapidamente darsi da fare, fermando la corsa della liberalizzazione e del libero mercato i cui effetti sono facilmente prevedibili: a rimetterci saranno coloro che hanno investito denaro, e molto, per avere le licenze e aprire un’attività di taxi o di noleggio e che si vedranno fare concorrenza da chi, senza sborsare un euro, sarà libero di mettere direttamente in contatto, attraverso un sistema informatico, attraverso i telefonini, l’utenza con gli operatori.